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La denuncia

Bondeno, «Ha provato a violentarmi»

Francesco Dondi
Bondeno, «Ha provato a violentarmi»

Una ragazza si è rivolta ai carabinieri per denunciare l’aggressione notturna. Era in auto con un ragazzo che ha provato ad abusare di lei: «Mi sono lanciata in strada per scappare»

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Bondeno Il racconto è di quelli drammatici e dovrà essere verificato nel minimo dettaglio perché potrebbe presto portare un uomo in carcere. Ecco perché gli accertamenti dei carabinieri della stazione di Bondeno sono partiti spediti, sottotraccia ma decisi per capire se quella denuncia di un tentativo di violenza sessuale possa essere considerata tale. Nel frattempo, c’è una donna con una prognosi di alcune settimane che ha svelato una notte terribile.

Lei è una barista e lavora in un locale del comprensorio. L’altra notte, al termine del turno, si è intrattenuta con un ragazzo di origini straniere con cui è salita anche in auto. La vittima ha detto espressamente di voler andare a casa ma dopo che la vettura ha iniziato a girare un po’ a zonzo ha compreso che le sue intenzioni rischiavano di non essere rispettate. La conferma l’ha avuta quando il ragazzo ha tentato un violento approccio sessuale, era convinto di poter abusare di lei, ma anche su questo aspetto serviranno riscontri dettagliati. Lui, infatti, non ha ancora potuto raccontare la sua versione perché risulta irreperibile: i carabinieri lo starebbero cercando proprio per ascoltarlo.

E allora bisogna tornare ad affidarsi al racconto che si sta diffondendo in paese. La barista, infatti, ha spiegato di aver vissuto comprensibili minuti di paura e terrore ma anche di essersi riuscita a mettere in salvo da sola. Sfruttando un momento di distrazione dell’aggressore avrebbe aperto la portiera dell’auto in movimento e sarebbe riuscita a lanciarsi in strada trovando quindi una via di fuga inaspettata. L’uomo non avrebbe accennato in alcun modo ad inseguirla, pensando piuttosto a dileguarsi, forse già consapevole di quanto starebbe rischiando. La ragazza ha così potuto chiedere aiuto fino a quando non è stata presa in consegna dai carabinieri di Bondeno, che l’hanno a lungo ascoltata. Ha dovuto ricostruire nel dettaglio la serata, raccontare il motivo per cui aveva accettato di tornare a casa con il suo aggressore e rivivere le fasi di quella che lei continua a ribadire essere un tentativo di aggressione a sfondo sessuale. Gli investigatori hanno ora un identikit del fuggitivo: sarebbe un uomo già conosciuto in zona per una vita abbastanza balorda ma sul caso c’è massimo riserbo.