“La Resistenza” non vuole cedere. «Protesta in piazza a Ferrara e in Consiglio»
Un anno e mezzo senza sede, niente incontri con il Comune. Tutte le ipotesi
Ferrara La Resistenza fa onore al suo nome e resiste, facendo rete con le altre associazioni. Nell’assemblea di ieri alla Sala polivalente, il centro sociale di via della Resistenza insieme agli altri volontari, a fronte delle mancate risposte da parte dell’amministrazione comunale, ha scelto di cercare il sostegno da parte della cittadinanza. Manifestazioni davanti alla sede per farsi fotografare con la tessera, appuntamenti fissi in centro, anche con blitz nello stabile di via Resistenza, sono state alcune delle proposte lanciate ieri.
«Il 16 agosto 2023 abbiamo ricevuto l’ordinanza con la quale La Resistenza veniva chiusa - introduce Francesco Ganzaroli, presidente del centro - chiedendoci di fare dei lavori classificati come urgenti. In seguito ci siamo mossi, abbiamo lanciato una raccolta fondi con la quale abbiamo avuto una risposta molto solida da parte dei cittadini, raccogliendo circa 16mila euro, soldi che tuttora sono ancora nel conto. Nei tempi previsti avevamo chiesto più volte, adesso siamo all’incirca a una quindicina di mail, un incontro congiunto tra tecnici del comune, i nostri tecnici, noi, e la parte politica cioè l’assessore Lodi. Sono stati fatti ulteriori sopralluoghi e poi è stata richiesta una proroga perché ci era richiesto un progetto, che noi non potevano presentare in forma definitiva perché per la parte elettrica serviva un incontro con i tecnici. Questo incontro non è mai stato fatto, ne sono stati fatti un paio in cui ci è stato detto che non avevano né la documentazione né le indicazioni di ciò che dovevano fare, per cui ci rimandavano dopo le elezioni». Il 16 luglio «per telefono» è arrivato l’ennesimo rinvio, «siamo andati dal Prefetto per riportargli tutto quanto diciamo, lì ci aveva garantito di poter fare un incontro con l’assessore Lodi e con il direttore dei lavori ma ci è stato annullato due ore prima. Dopo un anno e mezzo qualche iniziativa l’abbiamo portata avanti ma è chiaro che dobbiamo provare ad immaginare soluzioni alternative, anche di impiego di quei soldi di raccolta fondi».
La Resistenza è alla ricerca di uno spazio non del Comune ma questo significa anche pagare un affitto. Davanti all’ipotesi di cedere il campo, i membri delle varie associazioni e i singoli che frequentavano il centro hanno avanzato l’idea di alzare l’attenzione: lunedì 28 quando ci sarà un presidio in piazza e una presenza in Consiglio comunale. Corrado, di Ferrara Partecipata, ha ricordato la necessità di «una battaglia per tenere aperta la Resistenza, altrimenti l’amministrazione pensa che siamo già al piano B». Anche Sergio Golinelli, segretario Avs, ha sostenuto che la «battaglia sia prioritaria, soprattutto dopo l’apertura della sede regionale di Forza Nuova», mentre Anna Chiappini (Pd) ha sottolineato come «tutto l’arco di opposizione del consiglio comunale si ritrova in queste posizioni quindi si può portarle in commissione e in consiglio». l
Veronica Capucci
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