La Nuova Ferrara

Ferrara

La guida

Ristoranti d’Italia 2025, Ferrara poche sorprese ma gradi conferme: i top

Ristoranti d’Italia 2025, Ferrara poche sorprese ma gradi conferme: i top

Gambero Rosso assegna due forchette a Capanna di Eraclio, Zanzara, Cucina Bacilieri e Makorè

21 ottobre 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l'esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall'onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025. Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno. Ricchissimo il palmares della regione Emilia Romagna che sbanca con 147 insegne, 27 nuovi ingressi – a testimoniare una grande vivacità a tavola -, 2 Tre Forchette, 6 Tre Gamberi, 1 Tre Bottiglie e 1 Tre Tavole. Eppure Ferrara rimane marginale anche se conferma qualche grande nome.

Conferme

I migliori risultati se li dividono quattro realtà piuttosto conosciute che si aggiudicano le due forchette: si tratta de La Capanna di Eraclio e La Zanzara, entrambi nel territorio di Codigoro, sono ormai dei must della ristorazione estense. Cucina Bacilieri e Makorè, splendide realtà in crescita, sono invece a Ferrara. «Nascosta sotto un argine, in una zona dove il tempo sembra essersi fermato, la suggestiva “capanna” di Maria Grazia Soncini e della sua famiglia vi accoglierà in una sala rustica. Sui tavoli arriva una cucina nostrana, fatta di tradizione e semplicità attraverso i saperi e i sapori del Delta del Po», si dice della Capanna. «Sospeso tra terra e acqua, in un vecchio casone di pesca nel cuore della valle, è luogo affascinante con una solida tradizione di famiglia. Il mare è la principale fonte di ispirazione per lo chef Sauro Bison, capace di gestire la materia prima con maestria e tecnica», è il giudizio per La Zanzara.

«È senza dubbio una delle tavole più apprezzate e frequentate della città. In pieno centro storico, atmosfera accogliente e cucina convincente. Merito di Michele Bacilieri, chef e patron, che riesce a mantenere alto il livello sia in cucina che in sala», è la valutazione su Cucina Bacilieri.

«C’è il desiderio di sorprendere e divertire, ma senza dimenticare la concretezza. Lo chef Denny Lodi Rizzini ha mano educata, energia e idee frizzanti. Nei suoi piatti c’è territorio, tecnica, fantasia e la valorizzazione di prodotti poveri in una cucina sostenibile», si legge nella recensione su Makorè che arriva a prendere uno splendido 83 di valutazione.

Una forchetta va invece a Quel Fantastico Giovedì di via Castelnuovo per “una cucina prettamente territoriale, che si fonde con tocchi di innovazione qua e là”.  E premio analogo anche per La Chiocciola di Portomaggiore “locale che fonde la ricerca e la cura degli interni con la rusticità tipicamente campagnola. La filosofia culinaria, proposta dallo chef Adalberto Migliari, punta su tre cardini: tradizione, territorio e convivialità”.

Per chi vuole un’esperienza di pesce la Guida non ha alcun dubbio: Il Sorpasso in via Saraceno a Ferrara che prende “due gamberi” di valutazione per “un approdo sicuro per chi cerca una cucina varia e allegra incentrata soprattutto sulle proposte di mare”. Delizioso anche La Saraghina a Lagosanto: “escheria, osteria contemporanea ed enoteca. Un tre in uno vincente, dove è la materia prima ittica proveniente dall’Adriatico a regnare sovrana” si legge nella Guida che gli assegna un gambero. Ci sono poi due realtà che hanno fatto la storia della ristorazione ferrarese: Da Noemi a Ferrara, pluripremiata anche nell’ultimo periodo, e La Rosa 1908 di Sant’Agostino, solito grande approdo anche in periodo di tartufo.

Vicino casa

Uscendo un attimo dal confine territoriale non si può non nominare due locali di Finale Emilia: trattoria Entrà e La Fefa e Buriani a Pieve di Cento, realtà molto frequentate anche da appassionati ferraresi.

Per completare il quadro estense, invece, un altro paio di menzioni per Casa Rizzieri a Focomorto, bistrot che si prende “una tavola”. «Quando la passione va oltre la professionalità, succede che una macelleria di grande tradizione decida di portare i propri prodotti in cucina e aprire le porte della propria casa. Merito di Lorenzo Rizzieri che ha avuto l’idea di creare una cucina che mette nel piatto i prodotti naturali, sostenibili e provenienti da filiera controllata venduti nella macelleria», è l’esaltante giudizio. E sempre in ottica bistrot ecco infine Apelle in via Mayr: cocktail bar contemporaneo, indirizzo adatto dall’aperitivo al dopocena.