«Abusi sui bimbi, danni all’asilo»
L’avvocato della struttura d’infanzia interviene dopo la condanna del volontario. «Accettata la nostra costituzione di parte civile, noi estranei a ogni responsabilità»
Valli e Delizie Si è concluso il processo per violenze sessuali su minori compiute in un asilo parrocchiale, però la condanna dell’imputato non ha messo a tacere la voce di chi è stato in qualche modo coinvolto nella vicenda. Come è noto al giovane imputato del processo celebrato con rito abbreviato, un 22enne, è stata inflitta una pena di sei anni per gli abusi ai danni di almeno quattro bambini. Il giovane era un volontario che esercitava il suo servizio in una struttura per l’infanzia della provincia. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Bologna che ha disposto anche il pagamento immediato di una provvisionale massima di 10mila euro alle parti danneggiate. Fuori dal processo sono in corso accertamenti su episodi che riguardano altri due bambini. L’educatore era stato chiamato a rispondere anche di detenzione e accesso a materiale pedornografico realizzato utilizzando minori. Il ragazzo aveva agito all’interno dell’asilo, i genitori dei bambini si erano accorti di cambiamenti nei loro figli e avevano denunciato i fatti nell’autunno scorso. L’asilo, fra l’altro, si è costituito parte civile nel processo, come annuncia il legale della struttura educativa. Sugli sviluppi della vicenda è intervenuto proprio il legale che rappresenta la scuola d’infanzia.
«Facendo seguito agli articoli pubblicati nelle date del 7-9-10-12-13-25 febbraio, 1 marzo, 19-20 giugno e 2 luglio 2024, il legale rappresentante dell’istituto, a nome della struttura e del personale dipendente – scrive l’avvocato Dario Bolognesi –, rende noto che nell’ambito del processo a carico del ragazzo arrestato in flagranza di reato, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile della struttura, così riconoscendo la sua posizione di parte danneggiata nel processo». Il giudice, prosegue il legale, «ha altresì condannato l’imputato al risarcimento dei danni, da liquidarsi in sede civile, in favore di tutte le parti civili, ivi compreso l’istituto e non solo delle famiglie». L’avvocato precisa quindi che «il legale rappresentante della struttura, nel rinnovare la piena solidarietà e vicinanza alle vittime dei reati ed alle loro famiglie, tiene a rappresentare che le indagini svolte dalle Procure della Repubblica di Ferrara e di Bologna non hanno fatto emergere alcun profilo di responsabilità in capo alla struttura o al suo personale, ed infatti nessuno della struttura è stato mai sottoposto ad indagini. Si insiste quindi nel chiedere – a tutti – di evitare insinuazioni e accuse nei confronti della scuola e del personale, in mancanza di qualsiasi elemento».