Copparo, giornata cruciale per la Berco: l’azienda decide sui licenziamenti
Oggi la risposta della ditta alla richiesta di ritirare la procedura per gli esuberi di 480 lavoratori
Copparo È un giorno decisivo per i lavoratori della Berco di Copparo. Oggi scadono i termini fissati dall’azienda per rispondere alla richiesta avanzata da sindacati e istituzioni all’ultimo incontro regionale di ritirare la procedura di licenziamento per 480 addetti per poter aprire un confronto costruttivo al Tavolo ministeriale convocato per il 5 novembre.
La società si è presa tutto il tempo annunciato per sciogliere la riserva, nel pomeriggio di ieri non era ancora arrivata nessuna comunicazione e a spezzare il silenzio, in questi giorni, sono stati solo gli scioperi e i presidi davanti allo stabilimento, proseguiti anche ieri. Quel che è certo è che attorno alla Berco si sta ampliando e rafforzando il “cordone” di attenzione e solidarietà sorto all’indomani dell’annuncio di ThyssenKrupp di voler procedere con 480 esuberi a Copparo e 70 a Castelfranco Veneto e cancellare la parte economica del contratto integrativo. Annunzio seguito, solo per Copparo, dall’effettiva apertura della procedura di licenziamento collettivo.
A essere coinvolti sono anche diversi operai del vicino Polesine che lavorano in Berco e per questo martedì sera, su iniziativa del sindaco di Polesella Emanuele Ferrarese, si è tenuto un incontro a cui hanno preso parte tra gli altri anche il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, la consigliera regionale Laura Cestari, vari sindaci dei Comuni polesani e il presidente della Provincia di Rovigo. «Le Rsu aziendali – riferisce Pagnoni – hanno illustrato la situazione della crisi e la sua evoluzione, riportando anche dati preoccupanti sul ricorso alla cassa integrazione nei territori veneti, numeri che riducono al lumicino la speranza di poter contare su una ricollocazione». L’incontro, prosegue il primo cittadino, «ha dimostrato però che stiamo “esportando” il nostro modello di operatività, mettendo in atto una compattezza politica e territoriale capace di creare una massa critica fondamentale da poter spendere al tavolo ministeriale del 5 novembre. Perché gli interlocutori sapranno che dietro ciascun esponente delle istituzioni c’è un intero territorio, ci sono enti e realtà che a gran voce cercano di evitare che la crisi si concretizzi nei licenziamenti». Tra questi, anche soggetti estranei alla politica, come l’Istituto Comprensivo di Copparo che martedì ha convocato una riunione tra Collegio docenti, Consiglio di Istituto, personale Ata e rappresentanti dei genitori per elaborare una delibera a sostegno dei lavoratori Berco, «persone che per legami di lavoro, amicizia, familiari o di vicinanza, fanno parte della nostra comunità». Si procede intanto all’organizzazione dello sciopero provinciale del settore metalmeccanico che si terrà lunedì 11 novembre in tutto il Ferrarese, con una manifestazione davanti allo stabilimento Berco «cartina di tornasole – conclude il sindaco di Copparo – della grande crisi che sta vivendo l’intero territorio e che coinvolge anche il Basso Veneto».