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Ferrara, tagli ai fondi Pnrr per gli studentati ma l’ex Ippodromo sarebbe salvo

Francesco Dondi
Ferrara, tagli ai fondi Pnrr per gli studentati ma l’ex Ippodromo sarebbe salvo

Il nuovo piano del Governo di tagliare i fondi Pnrr per costruire i nuovi studentati dovrebbe escludere Ferrara: il progetto da 17 milioni di euro nel capoluogo estense sarebbe finanziato con altre linee ministeriali

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Ferrara In una città che da tempo convive con la mancanza di un numero adeguato di alloggi per gli studenti, la convulsa giornata di ieri è stata vissuta con la giusta dose di preoccupazione. Al centro di tutto ci sono indiscrezioni - alimentate per primi dalla senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva e Riccardo Magi, segretario di +Europa - che vorrebbero una sensibile sforbiciata ai fondi Pnrr previsti per la realizzazione di nuovi studentati. E il pensiero di tutti è corso inevitabilmente alla maxi riqualificazione dell’ex ippodromo, progetto su cui si gioca una importante fetta della strategia di accoglienza delle future matricole e universitari. Su quel piano si era spesa la stessa ministra Anna Maria Bernini che a maggio era stata ospite a Ferrara ad un incontro per la presentazione del progetto di realizzazione dell’housing universitario a Ferrara.

«Una possibile soluzione - si leggeva nella nota in cui veniva annunciato l’incontro con l’onorevole Bernini - è stata individuata nell’area dell’ex Ippodromo, che sarà quindi interamente riqualificata al fine di creare spazi idonei e confortevoli per i giovani, grazie anche ai finanziamenti del PNRR». E proprio intorno alle linee di finanziamento si sono sviluppati tutti gli approfondimenti di ieri. I fondi per trasformare l’ex ippodromo ammontano complessivo a oltre 17 milioni di euro di cui 13.677.827 euro di finanziamenti ministeriali, 3 milioni di euro investiti dall’Università, 233.334 euro della Regione (Rer/ Ergo) e 500mila euro del Comune, oltre al valore dell’immobile di cui è proprietario (per un valore di 4 milioni di euro).

«Il finanziamento - annunciava una nota congiunta - sblocca accordi già definiti tra Comune e Università. Nel dettaglio: il Comune, in base a specifica convenzione, concederà l’edificio principale e due scuderie a Unife. L’Ateneo assumerà l’intera gestione dell’intervento di restauro e risanamento conservativo per il quale ha stanziato sul proprio bilancio ulteriori 3,2 milioni di euro che si sommano ai 500.000 euro di fondi comunali e 233.000 euro di contributo regionale».

Soltanto nel pomeriggio è arrivata una prima indicazione piuttosto chiara: i fondi per l’ex ippodromo non provengono dal Pnrr ma da altri finanziamenti ministeriali, collegati alla legge 338/2000 che prevede il cofinanziamento dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per universitari. Se l’indicazione fosse confermata allora Ferrara non avrebbe particolari preoccupazioni, ma è evidente che nel rimescolamento delle ultime ore qualche timore rimane. Nel frattempo e in attesa dell’ex ippodromo proseguiranno gli investimenti privati per immettere sul mercato alloggi per gli iscritti a Unife, non ultimo quello che verrà aperto nel palazzo dell’ex Raguseo, che ora accoglie al primo piano un supermercato Coop in via Spadari.