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Copparo, morto investito il papero German. Famiglia di anatre spezzata

Copparo, morto investito il papero German. Famiglia di anatre spezzata

Dopo il gallo Garibaldi, una nuova vicenda scuote la comunità copparese. Il papero aveva messo su famiglia in via Naviglio, ma un’auto ha ucciso German e due dei sette figli: ferita la femmina

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Copparo Prima il gallo Garibaldi, purtroppo portato via da Copparo, ora la triste storia del papero German, ucciso dall’insensatezza di chi di notte ha deciso di percorrere a velocità folle via Naviglio, sempre a Copparo, strada stretta che costeggia l’omonimo canale, utilizzata soprattutto come ciclabile. Chi sarà passato in queste ultime settimane da questa strada avrà notato una poesia appesa sul cancello di un’abitazione, inizia così: “Nove papere sul ciglio del canale in via Naviglio camminavano soltanto l’una stando all’altra accanto”. Era la bella famigliola di German, maschio di grande corporatura e stupendi colori che visto un papero femmina ha deciso di fermarsi qui e creare una famiglia, per la gioia dei residenti. Fino a quella notte di alcune settimane fa, quando una Toyota Yaris bianca in piena notte ha ucciso German e due dei sette figli, ferendo la femmina e un altro piccolo. I residenti hanno portato questi ultimi due alla Lipu e hanno chiamato carabinieri e vigili urbani per vedere se qualche telecamera poteva servire a individuare il guidatore, «ma non è stato ritenuto un reato per cui procedere con le indagini». Così l’idea della poesia, per i tanti che in zona conoscevano questa famiglia. Ma Alita, proprietaria dell’abitazione dove la famiglia ha passato l’estate, ha deciso di rivolgersi all’attivista Giovanni Mazzonara e tramite lui anche a La Nuova Ferrara.

«È una storia romantica, bella, di rispetto - ci dice Alita -, purtroppo finita male. Abito sulla ciclabile vicino al maneggio. Un giorno questo papero stupendo ha visto lei, tipica germanella, piccolina, anch’essa stupenda, era nelle acque del Naviglio. Il maschio, che abbiamo chiamato German, pare sia arrivato da Bolzano e scappato alcune volte, quando l’ha vista si è fermato, poi è volato via, ma alla fine è tornato indietro e da allora sono sempre stati insieme. Camminavano lungo via Naviglio, tutti si fermavano a guardarli, bambini e anziani, gli davamo cibo e acqua e quante foto e video. A maggio sono nati cinque cuccioli deliziosi, probabilmente morti ed era triste vedere maschio e femmina disperati, come lo eravamo noi. Ma dopo un mese e mezzo lei è andata ancora in cova, i genitori ci hanno portato i nuovi piccoli davanti alla mia casa, stavolta erano sette, uno più bello dell’altro, ci guardavano quasi chiedendo che li mettessimo al sicuro, così nel mio giardino ho posizionato un recinto con i piccoli e la mamma e German era sempre qui a proteggerli, giorno e notte. Quando i piccoli sono cresciuti abbiamo aperto la gabbietta e la famiglia si è riunita, German insegnava ai piccoli ad attraversare e ad andare nell’acqua del Naviglio, era straordinario. È stata un’estate stupenda per tutti noi della zona».

Poi la notte in cui l’auto a velocità folle ha ucciso German e due piccoli e ferito mamma e un altro piccolo: «Due ragazzi a passeggio ci hanno raccontato che hanno fatto appena in tempo a spostarsi sul ciglio per non essere investiti pure loro. German manca tanto, speriamo che lei e l’altro cucciolo tornino presto. Non potendo fare denuncia abbiamo deciso per questa poesia, così chi conosceva questa famiglia potrà ricordarla con l’invito a tutti a essere più attenti, perché fuori c’è un mondo di natura bellissimo, che vale la pena rispettare e provare a capire».