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Il caso

Cocomaro di Cona, allarme amianto a scuola

Cocomaro di Cona, allarme amianto a scuola

Una classe della Bruno Ciari chiusa dopo il sopralluogo. I genitori chiedono interventi immediati e un modulo prefabbricato per le lezioni

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Cocomaro di Cona Un’aula delle scuole elementari Bruno Ciari di Cocomaro di Cona è stata dichiarata inagibile e i bambini spostati. Il motivo? A quanto pare il pavimento era stato fatto anni fa di linoleum con amianto e l’usura lo ha reso particolarmente pericoloso. O almeno, così pare visto che la dirigente scolastica Magda Iazzetta ha deciso, più che altro per precauzione, di chiedere l’intervento dei tecnici i quali hanno fatto spostare gli alunni in attesa di lavori di messa in sicurezza. La pervasività dell’amianto nell’edilizia dei decenni passati ha fatto sì che, ancora oggi, molti edifici o parti di edifici siano costituiti di materiali contenenti amianto in diverse percentuali, conformazioni e tipologie. Pertanto, è fondamentale rendersi conto tempestivamente della problematica, e intervenire il prima possibile. Ed è proprio su questo punto che alcuni genitori chiedono chiarimenti. Nello specifico le famiglie vogliono sapere da quanto tempo la scuola è a conoscenza del problema, considerato che a quanto pare già dalla scorsa estate il pavimento in alcuni punti risultava usurato e staccato (e di conseguenza era diventato potenzialmente pericoloso) e i bambini sono stati nell’aula in questione per qualche tempo.

Va specificato che le elementari Bruno Ciari, che fanno parte del plesso don Milani, hanno sempre avuto solo cinque classi, una sola sezione. Da quest’anno è stato deciso di fare due prime considerato l’alto numero di iscrizioni e richieste. Ma gli spazi sono ovviamente ridotti. L’inagibilità di un’aula sta portando non pochi disagi, visto che i necessari spostamenti hanno fatto perdere il luogo per i laboratori, gli incontri ma soprattutto lo spazio che prima era dedicato ai bambini con bisogni speciali seguiti dagli insegnanti di sostegno. E qui la seconda richiesta. In attesa dell’intervento, che è previsto comunque con l’anno nuovo (a meno che non si decida di aprire il cantiere durante le vacanze di Natale, quando la scuola è chiusa) le famiglia avanzano richiesta di un modulo prefabbricato da mettere nel grande giardino, cosa che intanto darebbe la possibilità di gestire meglio le attività. Infine viene chiesta alla dirigente scolastica e ai diversi responsabili, risposta scritta sulla situazione dell’istituto e non solo in riferimento alla parte al momento sotto accusa. Il tempo passa, è passato e non si può più attendere quando c’è di mezzo la salute dei bambini. Ma anche degli insegnati e di tutto il personale scolastico.