La Nuova Ferrara

Ferrara “O ci dai 15mila euro o finisce male”. Poteva suonare più o meno così il messaggio ricevuto lo scorso 13 agosto da un imprenditore agricolo ferrarese. L’uomo, a ridosso di Ferragosto, si era trovato sul cellulare uno strano messaggio: qualcuno lo intimava a consegnare 15mila euro in contanti per evitare conseguenze spiacevoli. Secondo il messaggio l’imprenditore avrebbe dovuto mettere i soldi in un sacchetto nero e da lasciare poi in una piazzola di sosta sulla Superstrada. L’uomo, pur nello sconcerto del momento, non ha perso la calma e ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Il 16 agosto, quando la vittima ha ricevuto il messaggio dal malvivente, è scattata l’operazione. Mentre l’imprenditore si metteva in macchina per raggiungere la piazzola di sosta, un dispositivo di sicurezza monitorava le azioni dell’uomo garantendone l’incolumità. Una volta giunto al punto concordato, poco prima dell’ora del tramonto, l’uomo ha lasciato il sacchetto appoggiato sull’asfalto della piazzola per poi allontanarsi in auto. Nei pressi del luogo c’era una squadra di militari pronta ad intervenire. Pochi minuti dopo un’auto si è fermata nella piazzola, un uomo è sceso, ha cercato e trovato il sacchetto e mentre controllava il contenuto i carabinieri sono entrati in azione. L’uomo, un quarantottenne residente a Ferrara, è stato arrestato per tentata estorsione e condotto al Comando Provinciale di Carabinieri di Ferrara. Al termine delle formalità di rito, è stato poi portato alla casa circondariale di Ferrara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Contemporaneamente sono iniziati gli accertamenti volti ad individuare chi, con la disponibilità di un’utenza cellulare intestata ad un prestanome, avesse inviato gli sms estorsivi all’imprenditore. Gli accertamenti condotti dagli investigatori della Sezione Operativa hanno portato ad individuare come responsabile un uomo, cinquantenne, residente in provincia di Ferrara. Lo stesso è stato denunciato per tentata estorsione in concorso. Sabato 9 novembre l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria quattro giorni alla settimana. Il complice, tratto in arresto il 16 agosto, è stato invece liberato nei giorni successivi all’arresto e sottoposto alla medesima misura.