Sesso e droga a Ferrara, parla il gancio delle Iene
Testimone nel processo per prostituzione a carico di Davide Magnani
Ferrara Ha visto l’annuncio online per una serata di sesso con una coppia. Ha approfondito un po’, avuto dubbi sulla maggiore età della ragazza “offerta”. Poi quel numero di telefono presente nell’annuncio che rimandava a un uomo, Davide Magnani, e a un’associazione a tutela delle donne. Colui che ha dato il via all’operazione “Angel&Devil” dei carabinieri è un cuoco che è stato sentito ieri come testimone nel processo a carico di Magnani – detto “Magno” o “nonno Magno” –, accusato di aver sfruttato la prostituzione della giovanissima figlia della sua ex compagna, nonché e di aver avuto con lei rapporti sessuali per anni, fin da quando la ragazza aveva meno di 14 anni.
Il testimone ha raccontato di aver contattato la trasmissione Le Iene e sotto la loro guida aver organizzato l’incontro, riprendendo tutto con una telecamera nascosta e in parte anche alla luce del sole – gli atti sessuali tra Magnani, la ragazza e un altro uomo – con il loro consenso. Il testimone ha spiegato anche di aver contrattato il pagamento di 300 euro – chiamati “roselline” – per assistere al rapporto. Pagamento effettuato nelle mani di Magnani, in bagno, fuori dalla vista della ragazza che comunque è emerso fosse a conoscenza della prestazione pagata.
Si è parlato anche della droga. Magnani aveva proposto allo stesso testimone di portarla, perché gradita dalla ragazza. Lo fece l’altro partecipante. Il testimone ha raccontato anche che la ragazza, dopo aver sniffato, si era sentita male, «sembrava un attacco di panico». Tutto materiale poi girato a Le Iene (che fece un servizio con Luigi Pelazza) che poi lo passarono ai carabinieri, come raccontato sempre ieri dall’ex comandante del Nucleo operativo, il colonnello Mauro Maronese). Da qui poi l’attività investigativa vera e propria coordinata dalla pm Isabella Cavallari, nel corso della quale è emersa una vicenda morbosa quanto complessa umanamente, sopratutto per quanto riguarda la ragazza. L’imputato è difeso dall’avvocato Sergio Pellizzola, mentre la ragazza aveva ritirato la costituzione di parte civile (era anche emerso che continuasse a frequentare Magnani), ruolo processuale che hanno mantenuto i suoi genitori, assistiti dall’avvocato Carlo Bergamasco.