Ferrara, palpeggiava e rapinava le vittime in zona stazione: condannata a sei anni
Una 30enne accusata di rapine, violenze sessuali e furti. La donna aveva maltrattato anche anziani con problemi di salute
Ferrara Violenza sessuale, rapina e furto con destrezza. Questi i reati che ieri mattina sono costati una condanna a sei anni e mezzo di reclusione per una donna di 30 anni, di nazionalità rumena, che era diventata l’incubo della stazione ferroviaria di Ferrara, arrestata ad aprile dalla Polizia di Stato dopo numerosi episodi. Per lei, il pubblico ministero Stefano Longhi aveva chiesto una pena ancora più severa, a 8 anni di reclusione. A pesare le azioni ai danni di anziani indifesi, in alcuni casi anche con disabilitò al cento per cento.
Secondo quanto appurato dalla Squadra mobile, la donna agiva prevalentemente nell’area della stazione ferroviaria: adescava le vittime offrendosi per prestazioni sessuali, oppure le avvicinava con la scusa di chiedere loro dei passaggi in auto. Poi le palpeggiava e continuava a farlo anche se manifestavano disagio o rifiuto, ma tutto era funzionale al suo vero obiettivo, perché nel frattempo arraffava quel che riusciva: portafogli, cellulari, denaro, non disdegnando di usare la violenza pur di garantirsi un bottino.
Da aprile la donna è in custodia in carcere. I reati che le sono stati contestati nel processo – ma ne ha almeno un altro, per fatti simili – sono stati compiuti tra il 2023 e i primi mesi del 2024. In un’occasione ha agito nei confronti di un uomo invalido, palpeggiandogli ripetutamente gli organi genitali, agendo prima nel parcheggio adiacente alla stazione e poi lungo il sottopassaggio. In un altro caso la trentenne era salita a bordo dell’auto di un uomo al quale aveva chiesto insistentemente di avere un rapporto sessuale, toccandolo ripetutamente in varie parti del corpo. A fronte del costante rifiuto, la donna ha colpito l’uomo con schiaffi e pedate, riuscendo poi ad impossessarsi del denaro contenuto nel portafogli e, infine, a darsi alla fuga.
Un’altra rapina è stata compiuta poche settimane dopo ai danni di un anziano invalido al cento per cento, all’uscita di una tabaccheria. Dopo averlo afferrato alle spalle e avergli sfilato il portafogli dalla tasca dei pantaloni, la donna lo ha spinto e fatto cadere per poi fuggire. Nell’occasione, la vittima ha anche riportato delle lesioni giudicate guaribili in una settimana. E, ancora, nei primissimi mesi di quest’anno, dopo essersi avvicinata a un uomo fino ad abbracciarlo, gli ha toccato più volte gli organi genitali proponendogli di appartarsi: l’uomo si è così distratto, la donna ne ha approfittato per sottrargli il telefonino che aveva all’interno di un marsupio. Tante le testimonianze raccolte dalla polizia e i riconoscimenti fotografici. La donna, peraltro, era già ben conosciuta dalle forze dell’ordine.