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Il caso

Ferrara, violenza alla fermata del bus: controllore colpito al volto dal passeggero senza biglietto

Stefano Balboni
Ferrara, violenza alla fermata del bus: controllore colpito al volto dal passeggero senza biglietto

Il fatto si è verificato in pieno centro, a seguito di un controllo avvenuto a bordo della frequentatissima linea 6

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Ferrara Aggressione fisica ai danni di un verificatore di biglietti di autobus. Il fatto si è verificato nel pomeriggio di lunedì, in pieno centro, nei pressi della fermata “ex Inail” di viale Cavour a seguito di un controllo avvenuto a bordo della frequentatissima linea 6 diretta a Porotto.

Erano da poco passate le 15 quando alcuni addetti al controllo dei biglietti della ditta “Hola”, alla quale è affidata parte dei controlli relativi ai titoli di viaggio, salgono a bordo dell’autobus. Muniti di tablet, i verificatori controllano uno a uno i passeggeri presenti e riscontrano la mancanza del titolo di viaggio a un giovane, salito poco prima. Stante la volontà del passeggero di scendere dal mezzo pubblico, gli addetti al controllo lo invitano a fermarsi all’esterno del mezzo pubblico per la necessaria identificazione ai fini della contestazione relativa all’evasione del titolo di viaggio e dunque della sanzione prevista. Ed proprio nei pressi della fermata che il passeggero ha una reazione violenta, atteggiamenti che stanno conoscendo un preoccupante crescendo un po’ in tutto il Paese e stanno rendendo sempre più rischioso ed esposto a pericoli il ruolo del controllore. Il giovane infatti colpisce al volto uno dei verificatori, mentre il collega era in quel momento impegnato a fornire informazioni ad un passante. L’aggressore si è poi rapidamente dileguato dal luogo, senza poter essere identificato. Il verificatore colpito ha successivamente raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Cona per essere visitato e al termine degli accertamenti è stato dimesso con una prognosi di tre giorni.

«Il fatto richiama ancora una volta il problema della sicurezza, esattamente come accaduto nel noto caso di rilevanza nazionale di accoltellamento a un capotreno a Genova – fa sapere Sandro Scodeggio del sindacato Filt Cgil – Il problema è molto serio e non sempre si sa quando reagire e come reagire» prosegue il sindacalista precisando che le telecamere presenti a bordo dei mezzi sono sicuramente utili all’identificazione degli autori di questi gravi episodi, ma non prevengono le stesse aggressioni. Il fatto avvenuto lunedì e denunciato ai carabinieri, fa seguito ad altri episodi simili avvenuti nella nostra città e nel territorio provinciale nei mesi scorsi nei confronti dei verificatori presenti a bordo degli autobus e dei treni. In questo caso l’aggressore è riuscito a scappare prima che i controllori potessero identificarlo, e a far perdere le proprie tracce, ma non è escluso che elementi utili per poter risalire alla sua identità vengano forniti dalle telecamere, in ogni caso l’attenzione per il problema resta alta.