Ferrara, in città aprono negozi con il lusso di seconda mano
Sfizi un po’ meno costosi, tipo Chanel a duemila euro. E l’autenticità è garantita
Ferrara Una borsa o un capo da indossare venuto fuori dalle case di alta moda è un sogno per pochi. Ma sarà che alla borsa griffata, magari proprio il modello che ha segnato la storia del lusso, o il cappotto di firma in molti non ci rinunciano ad averlo addosso, il fenomeno del “second hand” (una volta si diceva di “seconda mano”) nei prodotti di lusso è sempre più diffuso anche a Ferrara.
Lo dimostra anche la recente apertura di un negozio in via Garibaldi “La Soffitta di Simone vintage & luxury” che vende accessori, capi di abbigliamento e bijou tutti rigorosamente griffati. «E autentici», sottolinea il titolare dello store Simone Mazzetti che, con il suo compagno Salvatore Catania, dall’8 febbraio gestisce il negozio di via Garibaldi. «Noi abbiamo solo prodotti firmati dai brand più famosi del lusso», spiega il titolare, precisando: «Noi acquistiamo il prodotto solo dopo aver fatto tutti gli accertamenti del caso e aver fatto firmare anche una dichiarazione alla persona che ce lo vende. Poi se è anche da rigenerare, lo facciamo. In negozio siamo in grado di eseguire alcune cose, altrimenti li inviamo direttamente alla casa madre». Perché le persone comprano un prodotto griffato usato? «Perché è un sogno che paghi molto meno di quando lo vai ad acquistare nel negozio del brand», dichiara ancora il titolare. E Mazzetti, che per tanti anni è stato manager nel commercio, fa l’esempio: «Una borsa di Chanel se nel suo negozio monomarca costa 4mila euro, da noi con meno di due mila può essere portato a casa». Anche due mila euro spesi per un “sogno di borsetta” non è sicuramente per tutti ma è proprio Mazzetti che dice che nel suo negozio non c’è una clientela particolare per questo tipo di acquisti perché anche «una giovane se la può far regalare, ad esempio, in occasione della laurea».
Il primo negozio di “second hand” griffato nato a Ferrara è “Vintage” di Carlo Mayer. Lo gestiscono Deanna Mantovani e Elisa Gadda dal 2000. Loro i prodotti griffati «dopo un’accurata selezione dovuta soprattutto all’esperienza che ci siamo fatte negli anni – dichiara Deanna – li mettiamo in conto vendita. Ovvero paghiamo chi ci ha portato l’usato solo dopo averlo venduto». Le due titolari inoltre dicono che il mercato del griffato “usato” è cambiato molto negli anni. «Adesso ci sono le piattaforme social che ti permettono di acquistare ed inoltre se prima della crisi le clienti venivano ed acquistavano prodotti griffati più spesso, oggi questo non avviene più». Le titolari di “Vintage” inoltre tengono a sottolineare un altro aspetto. «Si tratta di prodotti, tuttavia, che non sono alla portata di tutti. Perché se li vendi a un prezzo che può essere anche il 40% in meno rispetto al nuovo, sono oggetti che hanno comunque un prezzo alto e dunque non sono in tanti a poterselo permettere». Anche da “Vintage” si usa far firmare la liberatoria quando un cliente porta l’oggetto da vendere e «se non è originale lo vediamo subito perché di solito la persona fa storie e poi esce dal negozio», riferiscono le titolari.
«La borsa griffata usata di solito la vendo alle “signore bene”», dichiara la titolare de “La Bottega del vintage” di via Baluardi Silvia Blando. Una lunga esperienza da commessa in uno store di un brand italiano famoso fino a qualche anno fa, poi, nel 2019, il cambiamento e l’apertura del nuovo negozio. «Questo è un settore, a parte il periodo del Covid, in espansione ma che devi curare molto», dice. E fa una riflessione, quando spiega che utilizza il “conto vendita”: «Credo che siamo arrivati ad un punto in cui abbiamo troppe cose prodotte e, dunque, vendere oggetti griffati di seconda mano è anche un modo per non sprecare altro materiale… insomma, lo vedo anche come un tipo di commercio sostenibile». Un altro negozio di seconda mano con merce griffata è la “Boheme boutique” che si trova sempre in via Garibaldi. Lo gestisce da febbraio 2022 la giovanissima Noemi Trazzi. «Non ho una clientela specifica anche se sono soprattutto le signore di mezza età che sono attente ai look e alla moda».