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Gatti randagi da curare, l’Unione Valli e Delizie cerca medici veterinari

Annarita Bova
Gatti randagi da curare, l’Unione Valli e Delizie cerca medici veterinari

Si rende necessaria una convenzione per tre anni

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Unione Valli e Delizie I gatti liberi e i cani randagi sono responsabilità del Comune. Secondo le leggi italiane, sono visti come “beni mobili” e, quindi, sono sotto la responsabilità di persone o enti. Questo significa che spetta all’amministrazione anche la loro cura. E per prima cosa, problema alla volte non da poco, bisogna trovare veterinari disposti a lavorare in convenzione. Ed è quello che sta cercando di fare l’Unione Valli e Delizie, che ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse rivolta a veterinari per la cura di gatti senza proprietario, per la durata di tre anni.

In particolare, viene chiesto di effettuare, in caso di particolari necessità o richieste da parte dell’Unione, interventi di sterilizzazione dei gatti di colonia, o di eventuali altre strutture di ricovero pubbliche, che potranno realizzare sul territorio dell’Unione. Bisognerà inoltre contribuire alle cure veterinarie per i gatti appartenenti alle colonie feline censite o a eventuali altre strutture di ricovero pubbliche che potranno realizzare sul territorio dell’Unione e garantire, eventualmente con la collaborazione di una clinica specializzata, il servizio veterinario H24 e 7 giorni su 7 per i gatti incidentati senza proprietario. Nel caso di animale vagante ma di proprietà, le spese per l’intervento su gatti incidentati dovrà essere totalmente sostenuto dal proprietario stesso. Infine, i veterinari dovranno svolgere attività di sensibilizzazione e comunicazione sul territorio e in particolare verso i referenti di colonia, anche veicolando eventuale materiale comunicativo.

L’avviso è rivolto ai medici veterinari in possesso di idonei requisiti e adeguate conoscenze ed esperienza professionale nell’attività di triage, chirurgia, gestione di farmaci e loro distribuzione, con specifiche competenze nella cura dei gatti. Tale professionista deve avere disponibilità di un ambulatorio (proprio o messo a disposizione da altro medico veterinario) ubicato entro il raggio di 40 chilometri dalla sede dell’Unione Portomaggiore Piazza Umberto I, 5. Tutte le spese relative all’utilizzo dell’ambulatorio sono a carico del professionista incaricato. Il professionista dovrà garantire il servizio in caso di assenze prolungate per ferie o malattia, provvedendo alla propria sostituzione temporanea con personale qualificato di pari competenza e garantire, eventualmente anche con la collaborazione di una clinica specializzata, il servizio veterinario H24 e 7 giorni su 7 per i gatti incidentati senza proprietario, rinvenuti nei territori. Per lo svolgimento delle attività, l’Unione riconoscerà un rimborso massimo di 15mila euro all’anno. Il rimborso previsto, equamente suddiviso per i tre Comuni, potrà essere annualmente così ripartito: massimo il 40% per sterilizzazioni; massimo il 30% per cura dei gatti di colonia e almeno il 30% per assistenza medica ai gatti incidentati.