Qualità della vita, il Ferrarese sale: bene ambiente, turismo e salute
La Provincia guadagna 21 posti per “Italia Oggi” e Fabbri punta il dito ai “denigratori”
Ferrara La provincia di Ferrara è in progresso per quanto riguarda gli indicatori della qualità della vita. Dopo la buona performance dell’Ecosistema urbano di Legambiente, che riguardava però il capoluogo, ecco la prima delle classifiche annuali sul benessere dei territori, quella di Italia Oggi in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma, giunta alla 26esima edizione. Ferrara è la provincia che ha fatto segnare la migliore performance rispetto all’anno scorso, con un balzo in avanti di 21 posizioni nella classifica generale, dal 48° al 27° posto, togliendosi così di dosso lo scomodo fanalino di coda dell’Emilia Romagna. Bisogna “ringraziare” in particolare i settori Salute, Lavoro e Ambiente, mentre sono in regresso Istruzione e Reddito.
Tutti i numeri La classifica del quotidiano economico si articola in nove dimensioni d’analisi, e abbraccia l’intero territorio nazionale. In testa ci sono Milano, Bolzano e Monza, appena fuori dal podio, al quarto posto, si piazza Bologna, e in generale si può dire che l’Emilia se la cava bene quanto a qualità della vita. La provincia di Parma è infatti decima, Ravenna una posizione dietro, mentre Forlì e Modena si piazzano al 16esimo e 17esimo posto, con Reggio Emilia al 19esimo. Alle spalle di questi territori si piazza appunto Ferrara, che sopravanza le altre due province tradizionalmente in difficoltà della regione in questo tipo di classifiche, cioè Rimini (33esima) e Piacenza (46esima). La posizione migliore nelle categorie di analisi il Ferrarese la spunta, ancora una volta, nell’Ambiente, dove siamo 15esimi assoluti, dopo aver guadagnato 9 posizioni; subito dopo viene il Turismo, per la prima volta inserito in questi indicatori, che ci colloca al 28° posto; subito dopo la categoria Reddito, 29esimi ma in regresso di 7 posizioni. Istruzione e Lavoro ci attestano allo stesso 41esimo posto nazionale, ma con andamenti opposti: con il primo indicatore il Ferrarese perde 11 posizioni, con il secondo ne guadagna 19. In Salute andiamo così così, 66esimi ma con un balzo di ben 33 posizioni (il post-Covid si è fatto sentire). Male invece in Sicurezza (88esimo posto, ma qui ormai si è capito che pesano le denunce effettuate più che la densità dei reati) e in Popolazione, il vero tallone d’achille del territorio: siamo 91esimi, sia pure guadagnando due posizioni.
Valutazioni A differenza del solito, in questo caso il sindaco Alan Fabbri ha commentato sui social la performance del territorio di cui Ferrara è perno, in tono polemico: «Non presto particolare attenzione ai risultati delle classifiche, ma mi aspetto che chi ha basato una campagna elettorale denigratoria proprio su questi dati, oggi abbia la coerenza di diffondere anche questa notizia. Avanti Ferrara». Da Palazzo Municipale si faceva notare soprattutto la buona performance del Turismo; e come il miglioramento di Ferrara sia in linea con città come Verona e Trieste, insieme a Milano, mentre in sofferenza appaiono alcune province del centro e del nord est, come Rimini e Belluno, che hanno fatto registrare bruschi cali.