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San Nicolò, cantiere infinito sull’Adriatica: lavori di nuovo fermi

Annarita Bova
San Nicolò, cantiere infinito sull’Adriatica: lavori di nuovo fermi

Pendolari stremati: si viaggia a senso unico alternato e tornano i semafori

20 novembre 2024
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San Nicolò Il cantiere è stato allestito, i semafori sono nuovamente accesi ma, almeno in apparenza, nessuno sta lavorando. Sono nuovamente sul piede di guerra i pendolari (e non solo) che percorrono la statale Adriatica e il tratto sotto accusa, ancor a una volta, è quello all’altezza di San Nicolò, dove appunto Anas ha posizionato due semafori in entrambe le direzioni di marcia e si viaggia a senso unico alternato per lavori. Già teatro di incidenti (di cui uno anche mortale) e diversi tamponamenti, il tratto di strada vede ogni giorno file lunghissime nelle ore di punta e gli amministratori locali tornano a chiedere spiegazioni e indicazioni sulle tempistiche.

Gli interventi rientrano nei lavori di manutenzione straordinaria del viadotto Strada della Botte, posto in corrispondenza del km 94,733 della statale Adriatica. Nel dettaglio i lavori hanno riguardato il risanamento della soletta, impermeabilizzazioni, realizzazione del cordolo e di nuove barriere di sicurezza. Il cantiere era stato consegnato lo scorso 26 marzo e sarebbe dovuti terminare entro la fine del mese di agosto. Poi è stato sospeso per favorire i flussi di traffico durante l’estate ed è stato rimosso il restringimento di carreggiata che si era reso necessario per lo svolgimento degli interventi nella parte superiore del viadotto. Al termine dell’esodo estivo, il cantiere è effettivamente stato attivato in direzione opposta per una durata di circa 6 settimane. Tutto come previsto: i semafori sono rispuntati, il senso unico riattivato e per i pendolari con la fine delle ferie è iniziato nuovamente il calvario per arrivare in tempo al lavoro. Dopo qualche giorno, tutto si è nuovamente fermato. O almeno, così sembra visto che i macchinari non si muovono e degli operai pare non ci sia traccia. Ecco quindi che gli amministratori dei diversi comuni attraversati da quel tratto di strada chiedono ad Anas indicazioni su tempi e modalità. La statale 16 è una delle strade più pericolose di tutta la provincia e in quel tratto anche una mamma ha perso la vita la scorsa estate in un violento tamponamento.