Palazzine e una strada a est, al “Bassani” maxi-evento
Prolungata di una sessione l’analisi delle controdeduzioni. I consiglieri chiedono di essere coinvolti nei monitoraggi
Ferrara Terzo giorno, ieri, di discussione nella terza commissione sulle controdeduzioni al Piano urbanistico generale (Pug). Discussione che andrà avanti anche giovedì, prima del voto Consiglio comunale, con la programmazione di una nuova seduta di Commissione, visto che due delle dieci macro-aree con cui state raccolte le osservazioni presentate (380), e a cui è stata data risposta dalla giunta (le controdeduzioni), non c’è stato il tempo di analizzarle. Ecco i temi al centro del dibattito di ieri.
Ex area Feris Da alcune richieste di chiarimenti della consigliera Anna Zonari (La Comune) parte il dibattito su cosa accadrà nell’area della zona est che nella passata legislatura ha fatto molto discutere. È stata parzialmente accolta l’osservazione di realizzare alcune palazzine, «quattro o cinque», ha spiegato il dirigente dell’Urbanistica Fabrizio Magnani, e «non più alte del terzo piano», aggiunge il primo dirigente rispondendo a una richiesta di chiarimento di Massimo Buriani (Pd). Palazzine che, secondo quanto previsto dal Piano, dovrebbero avere anche la strada di servizio. «Tutto questo in cambio di quattro ettari di bosco, che rientra in una progettazione regionale di area verde, e la realizzazione di due piste ciclabili in due quartieri diversi: una di collegamento su via Caldirolo e l’altra su via Marconi», spiega lo stesso assessore Lodi parlando di un progetto «con una forte interesse pubblica». Pronta la replica delle minoranze che affermano: «Dove sta l’interesse pubblico se di fatto si consuma suolo e si costruiscono case?» chiedono i consiglieri di opposizione che, con l’intervento di Davide Nanni (Pd), mostrano non poche perplessità anche sulla pista ciclabile di via Caldirolo. «Gli ettari di verde e le due piste ciclabili, secondo i calcoli di esperti, daranno un ritorno economico all’amministrazione di 2,5 milioni di euro e quindi è una scelta di buon senso», ribatte Lodi.
Parco Urbano Ancora Zonari chiede come mai se «il Parco urbano è nodo cruciale ecologico di progetto, fra le funzioni che si possono fare in quell’area c’è quella del tempo libero che dunque può contemplare anche la possibilità di effettuare grandi eventi», come quello già realizzato di Bruce Springsteen, oppure quello ipotizzato di Vasco Rossi. L’assessore Lodi nel rispondere annuncia inoltre che gli esposti presentati sul grande evento sono stati tutti archiviati, e aggiunge: «Non vogliamo snaturare il Parco urbano ma la nostra scelta politica è di fare altri grandi eventi in quell’area». E va avanti affermando: «Ci hanno già chiesto di farne uno non da 30mila ma da 70mila spettatori». Replica di Buriani: «Alla vostra scelta politica noi rispondiamo con la nostra che è quella di valutare di fare gli eventi nel Parco sud della città per non compromettere l’ecosistema del Parco urbano».
“Ex Sfir” di Ponte Nanni chiede chiarimenti sul perché si è scelto di “mangiare” terreno per dire di «si» a un ampliamento di insediamento produttivo (parco auto “car sharing”). «Abbiamo dato la possibilità ad un’azienda di venire ad investire da noi ed oltre ad aver già coinvolto 100 lavoratori ci permetterà di eseguire opere di sicurezza all’argine adiacente quell’area - spiega Lodi - L’iter è appena all’inizio».
Metodo In aula si consuma lo scontro politico fra Leonardo Fiorentini (Lista Anselmo) e Lodi quando il consigliere chiede di spiegare «le strategie idrauliche del piano». «Si tratta di piccole provocazioni», afferma l’assessore e Fiorentini a quel punto chiede di mettere agli atti «che la giunta non illustra il documento ai consiglieri». Chiude Buriani: «Chiediamo formalmente però di partecipare ai monitoraggi sugli impatti del piano». Richiesta che condivide il capogruppo della Lista Fabbri Francesco Rendine. l
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