Copparo, alla Berco si tratta su esuberi e contratto
Incontro tecnico-fiume tra sindacati e ThyssenKrupp, mobilità volontaria fino a marzo
Copparo Che il ritiro della procedura di licenziamento dei 480 esuberi alla Berco fosse il punto di inizio di un percorso tutto in salita era stato chiaro fin da subito. E l’incontro tecnico tra sindacati (Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali, Rsu di Copparo e Castelfranco Veneto) e ThyssenKrupp - cominciato alle 9 del 22 novembre e concluso alle 16 - ne ha dato conferma. L’azienda non arretra nella volontà di procedere con un taglio del personale nello stabilimento di Copparo, ma riguardo la gestione degli esuberi, fanno sapere i sindacati, «le parti dopo un ampio confronto hanno trovato condivisione su un percorso di mobilità volontaria incentivata che sarà resa disponibile fino a metà marzo 2025». Interrotto il conto alla rovescia che avrebbe fatto scattare 480 licenziamenti proprio a ridosso del Natale, si procederà dunque in modo più graduale, anche se non è dato sapere quanti lavoratori potrebbero usufruire della mobilità volontaria né quale sia l’incentivo proposto per lasciare il posto di lavoro.
Altro tema, l’azzeramento di tutta la parte economica del contratto aziendale che interessa anche lo stabilimento di Castelfranco Veneto. Anche su questo punto ThyssenKrupp ha confermato l’intenzione di azzerare tutti i trattamenti economici fissi «e di concentrarsi sul tema di risultato variabile». I sindacati si sono dunque «resi disponibili ad affrontare il tema della contrattazione a partire da quello attualmente in vigore, e di affrontarla nei temi della mobilità volontaria», mentre «l’azienda su richiesta sindacale si è impegnata a fornire documentazione in merito alle loro proposte». All’orizzonte, seppure ancora senza nessuna ufficialità, l’ipotesi di un compratore disposto a farsi avanti per subentrare a ThyssenKrupp, ipotesi che il drastico e drammatico ridimensionamento dei Berco sembra rendere verosimile.