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L’inchiesta

Morti sospette ad Argenta, si indaga anche per maltrattamenti aggravati


	L'interno dell'ospedale di Argenta (foto archivio)
L'interno dell'ospedale di Argenta (foto archivio)

Nuova ipotesi di reato oltre a quella di “omicidio duplice aggravato”, indagato un infermiere dell’ospedale

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Argenta Si allarga l’inchiesta riguardante le due morti sospette all’ospedale di Argenta. Il pubblico ministero, infatti, ha aggiunto un’altra ipotesi di reato nelle indagini che sta conducendo nei confronti di un infermiere della struttura: oltre a “omicidio duplice aggravato”, si indaga infatti anche per “maltrattamenti aggravati”. Le famiglie delle due vittime, nel frattempo, si sono rivolte a Giesse (società di risarcimento danni). “Stanno emergendo alcuni elementi che, se confermati, fanno venire i brividi– spiega Fausto Sgarbi, referente Giesse – Noi stiamo seguendo il procedimento penale tramite il nostro legale fiduciario, Norberto Quieti, e faremo di tutto affinché emerga la verità su quanto accaduto. I numerosi e scrupolosi accertamenti della Procura cercheranno ora di appurare se, oltre alle due morti sospette, ci siano stati anche dei maltrattamenti nei confronti di alcune decine di pazienti della struttura”.

L’inchiesta

Procura e carabinieri indagano su due morti sospette presso il reparto lungodegenze dell’ospedale “Mazzolani Vandini”. Il 14 ottobre i militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Ferrara, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ferrara, hanno fatto accesso ai locali del reparto “Lungodegenza post acuzie geriatrica riabilitativa” dell’ospedale di Argenta, dove nello scorso mese di settembre si erano verificati due decessi sospetti. È questa la tanto inattesa quanto importante novità legata ai due funerali sospesi lo scorso 27 settembre ad Argenta, uno al mattino e uno al pomeriggio in duomo. E da quanto risulta per queste due morti (ma potrebbero essere di più) c’è un addetto dell’ospedale indagato per omicidio, per la precisione un infermiere che lavora per l’Azienda sanitaria ferrarese da alcuni anni. Al momento non arrivano altre informazioni da parte di Procura e militari, ma una ricostruzione della vicenda è possibile farla anche in considerazione del fatto che sempre nella giornata di ieri ai familiari dei due defunti è stato notificato l’atto, nel quale viene spiegato per filo e per segno il motivo del ritardo nel concedere il nullaosta per il funerale, per l’appunto le indagini a carico di un infermiere, al quale è stato assegnato al momento un avvocato d’ufficio. E sembra che a segnalare la cosa sia stata una collega dell’infermiere, la quale avrebbe notato all’ospedale un ammanco di un farmaco pericoloso, quello che si ipotizza possa avere provocato la morte dei due anziani argentani.