Ferrara, l’asta delle coperte solidali in aiuto alle donne vittime: oggi si replica
Viva Vittoria in piazza Castello: già superati i mille acquisti
Ferrara «Forza, chi offre di più per questa splendida coperta? 50 euro, grande». La voce stentorea di Patrizio Fergnani, una vita nel volontariato cattolico, era quello che ci voleva per caricare ancor di più il pubblico del palco ai piedi della grande coperta multistrato che cela, per due giorni, l’acciottolato di piazza Castello. Il “battitore” d’eccezione è riuscito ad alzare, a volte di un bel po’, il prezzo di partenza (20 euro) dei prodotti all’uncinetto delle volontarie di Viva Vittoria, di Ferrara e non solo, la cui vendita andrà a sostenere l’attività del Centro Donna Giustizia. Ieri mattina si può dire che non ci sia stato un ferrarese di passaggio per il centro che non abbia almeno dato un’occhiata alle coperte multicolore, un metro per un metro, con la “firma” delle autrici; nel pomeriggio, quando l’ombra avanzante già faceva battere i denti alla cinquantina di volontarie in azione dalle 9 di mattina, il clou con l’asta che si ripeterà anche oggi pomeriggio, con altre venti coperte tra le più particolari. E in piazza c’è chi lavora in diretta, «stiamo mettendone assieme quattro per una coperta matrimoniale».
Sono 3mila le opere all’uncinetto, dai colori e disegni più vari, che sono state appunto distese in piazza, e dei tre strati, in certi angoli, ieri già verso le 16 ne rimaneva uno solo: «Segno che stiamo andando bene» dicevano l’una con l’altra le volontarie, tra le quali anche Paola Castagnotto, punto di riferimento di Donna Giustizia. Decine le associazioni che hanno partecipato, tra le quali Andos. Oltre mille coperte sono state vendute, oggi si spera appunto di fare l’esaurito, contando anche sul fatto che si tratta di una tappa di valenza nazionale di Viva Vittoria. Ce n’è bisogno, di questi fondi, visto che le richieste di aiuto per accompagnare le donne vittime di violenza oltre la fase acuta, cioè verso l’autosufficienza e una nuova vita, continuano ad aumentare: erano 312 nel 2022, sono diventate 375 in tutto l’anno scorso e nei primi dieci mesi del 2024 hanno già toccato quota 368. «Segno anche di un’accresciuta consapevolezza - ragionava Castagnotto - Si tratta in maggioranza di donne italiane, mentre anni fa prevalevano le straniere, e per il 70% gli aggressori sono italiani. È cambiata anche l’età, perché oggi ci sono anche molte giovani e pure over 60». Ieri il saluto delle autorità, oggi si ricomincia alle 9, subito dopo il coro delle mondine di Porporana, concerto e coro della scuola di musica di Comacchio e Vigarano.