Eduscopio 2024, i migliori licei e istituti tecnici di Ferrara e provincia
Ecco quali sono le scuole che meglio preparano i ragazzi all’università e al mondo del lavoro: i risultati dello studio della Fondazione Agnelli con i tassi d’occupabilità
È una delle scelte di vita più importanti. Che indirizza il futuro e rappresenta un forte spartiacque. Quali scuole superiori preparano meglio all’università? E quali al mondo del lavoro? Per aiutare i ragazzi e le famiglie a rispondere a queste domande c’è il rapporto Eduscopio 2024. Ma cos’è Eduscopio? Si tratta di un approfondito lavoro di analisi portato avanti dalla Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di circa 1.326.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (anni scolastici 2017/18, 2018/19, 2019/20) in circa 7.850 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
Laureabilità Il Liceo Classico che – secondo Eduscopio – prepara meglio per accedere poi all’università è l’istituto centese Giuseppe Cevolani, lo segue l’Ariosto di Ferrara. Liceo Scientifico: Ariosto al top, poi Roiti (Ferrara). Quindi Tullio Levi (Codigoro) e Levi Montalcini (Argenta). Il Liceo Scienze umane mette sul podio Cevolani, Levi Civita e il Carducci di Ferrara; nell’opzione Economico sociale sempre in testa l’Ariosto. Rispetto al 2023 cambiano le gerarchie del Linguistico: il Civita (Codigoro) sorpassa l’Ariosto, il Cevolani era secondo e scende di un gradino così come il Carducci. In 5ª piazza l’istituto paritario Smiling di Ferrara. L’istituto tecnico-economico ritenuto al top è il Bassi-Burgatti di Cento; alle sue spalle il Bachelet di Ferrara, Guido Monaco (Codigoro) e Montalcini (Argenta). Al Tecnico-Tecnologico il Navarra Vergani (Ferrara) è considerato l’istituto che meglio accompagna gli studenti al mondo universitario, seguito da Aleotti-Dossi, Copernico Carpeggiani, Bassi-Burgatti e Guido Monaco. Per lo Scientifico Scienze applicate rimane infine leader il Roiti, con Carducci e Ariosto sul podio.
Lavoro E se finite le superiori un ragazzo intende muovere passi verso il mondo del lavoro? Quattro le opzioni di indirizzo possibili, svariati gli istituti in pista. Alla voce indirizzo Tecnico-Economico il Guido Monaco di Codigoro appare come una garanzia: il 75% dei diplomati ha poi trovato occupazione (ragazzi e ragazze che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento del diploma; la fonte dati è l’anagrafe nazionale degli studenti del Miur e le comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro); brilla anche il 67% di tasso d’occupabilità del Remo Brindisi di Lido Estensi, poi il 63% del Bassi-Burgatti. A Ferrara tiene bene il Bachelet col 55%. Tra gli istituti Tecnici-tecnologici spicca il 68% del Montalcini di Portomaggiore, però in lieve calo rispetto al 2023 quando metteva in campo un 75%. Cresce il Navarra Vergani che dal 60% di un anno fa ora registra un 67%. Copernico Carpeggiani al 66%, in calo il Bassi-Burgatti: dal 65% è scivolato al 60%. Si rafforza il Fratelli Taddia di Cento (ora al 49%), tiene l’Einaudi (41%) mentre dal precedente 42% cala al 32% l’Aleotti-Dossi. Segmento istituti Professionali Servizi: il Remo Brindisi (Lido Estensi) vola al 70% dopo il 63% del 2023, il Vergani Navarra è stabilmente al 69%. Costanti Einaudi (56%) e Montalcini (52%) . In leggera crescita il Carducci di Bondeno: dal 33% al 35%. Ed ecco gli istituti professionali Industria e Artigianato. La parte del leone la recita il Rita Levi Montalcini (Portomaggiore) col 70% di tasso d’occupabilità, in crescita del 4%. Il Copernico rimane stabile col 66%, seguito dal Remo Brindisi che ha un 57%: un calo in riferimento al 66% dello scorso anno. Infine il Fratelli Taddia è attestato al 56%.