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Ferrara, violenza sulle donne ma taglio drastico ai fondi per gli uomini da rieducare

Margherita Goberti
Ferrara, violenza sulle donne ma taglio drastico ai fondi per gli uomini da rieducare

“Violenza di genere: origine, fattori di rischio e declinazioni di contrasto”, questo il titolo del seminario in municipio. Tra i relatori Paola Castagnotto, presidente Centro Donne Giustizia, e anche Michele Poli, responsabile del Centro Ascolto Uomini maltrattanti, che ha denunciato il problema

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Ferrara Quali strategie per contenere o debellare la violenza di genere? Se n’è parlato questa mattina nella Sala consiliare della Residenza municipale durante i lavori del seminario “Violenza di genere: origine, fattori di rischio e declinazioni di contrasto”. Tra i relatori, Paola Castagnotto, presidente Centro Donne Giustizia (Cdg) che ha trattato il tema del superamento dello “stereotipo della vittima”, perché prima della vittima c’è la donna con tutto il suo mondo umano, sociale ed affettivo, un campo nel quale è indispensabile l’intervento dei Comuni nell’affiancamento del lavoro compiuto dal Cdg sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. L’incontro, promosso dall’assessorato alle Pari opportunità, è stato aperto dal prefetto Massimo Marchesiello e dall’assessore Angela Travagli per i saluti istituzionali. Nei loro interventi la necessità di non abbassare la guardia sul problema che ha comunque diverse sfaccettature tutte condannabili e sulle quali bisogna riflettere per poter trovare quelle strategie utili a stroncare la violenza di genere. Dalla vittima si è passati quindi a parlare dell’aggressore e lo ha fatto il responsabile del Cam (Centro Ascolto Uomini maltrattanti) di Ferrara, Michele Poli. «Da 11 anni lavoriamo per contrastare il fenomeno sul quale non abbiamo dati confortanti né tanto meno abbiamo riscontrato attenzione da parte del governo; il nostro budget futuro diminuirà dal prossimo anno». Poli ha fornito alcuni dati: sono stati 500 gli uomini seguiti fino ad oggi dal Cam.

Una nuova figura nel mondo della sanità, e precisamente del 118, è l’infermiera di Emergenza Territoriale, figura sulla quale si è soffermata l’assessore Travagli. Laura Curti è la prima in regione ad aver completato il corso di preparazione per facilitare l’accoglienza e fornire adeguata tutela e assistenza alle donne vittime di violenza. Nel suo racconto si è avvertita tutta la passione e la sensibilità che comporta questo compito che sarà presto argomento di corso di formazione per tutti compreso gli uomini. L’aspetto giudiziario è stato affrontato dall’avvocata Serena Bondi attiva anche nel coordinamento UDI di Ferrara. «Innanzitutto ascolto i racconti delle donne – ha esordito – credo in loro e le difendo dopo la denuncia presentata ai carabinieri, anche se spesso i processi sulla violenza si trasformano in processi alla donna». Se in quei casi la prevenzione non ha più influenza, per Davide Conti dell’Associazione sportiva Csr Jujitsu è importante la difesa, argomento che ha affrontato con considerazioni di ordine pratico oltre al dettato normativo: sono comportamenti e nozioni tecniche che si possono acquisire seguendo un corso per aumentare l’autostima della donna imparando a distinguere la difesa personale dalla legittima difesa. L’aspetto economico del problema ha visto protagonista un’azienda, LyondellBasell, i cui progetti e presupposti sono stati illustrati prima da Sara Aleotti del settore Risorse Umane e poi dalla psicologa Paola Barbiero.

«Abbiamo 900 dipendenti – ha ricordato Sara Aleotti – e per sensibilizzarli contro la violenza, a favore della sostenibilità ed inclusione, abbiamo attivato “Oltre la nostra pelle” oltre alla Certificazione per la parità di genere, progetti di natura annuale che si concretizzeranno in seminari, esperienze teatrali a gennaio e laboratori del linguaggio, azioni su cui puntiamo molto». Dopo aver dato la definizione di violenza la psicologa ha concentrato il suo intervento sugli stereotipi. La mattinata si è chiusa con Marco Toscano, docente dell’Itis, che ha messo l’accento sul contrasto alla violenza nei programmi di Educazione Civica, con il coinvolgimento degli studenti anche in attività musicali rendendoli interpreti attraverso le sue canzoni di temi importanti per la loro formazione e crescita.