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Maxi-afflusso al Ps di Cona: l’influenza si fa già sentire

Stefano Ciervo
Maxi-afflusso al Ps di Cona: l’influenza si fa già sentire

Lunedì difficile con picchi di oltre 90 pazienti. «Vaccinatevi»

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Ferrara Maxi afflusso per l’intera giornata di ieri al Pronto soccorso di Cona. Alle 19 c’erano 93 persone all’interno della struttura che tratta le emergenze, in prevalenza codici non gravi, visto che i rossi erano “solo” 6 e tutti in trattamento, mentre gli azzurri (gravità intermedia) erano 44. E questo è stato più o meno il trend fin dalla mattina, con numerosi arrivi di persone in condizioni non gravi, ma che comunque si rivolgevano al Ps. Il lavoro a carico del personale, con numeri di questo tipo, si fa inevitabilmente pesante, e anche per i pazienti l’attesa non è delle più confortevoli, sia per i tempi che per la logistica: il rischio esaurimento barelle è sempre presente.

Difficile comprendere i motivi puntuali di un afflusso del genere, in quanto non si trattava di un lunedì post-ponte festivo, quando le richieste di trattamento si trascinano magari da più giorni. Probabile che si trovi di fronte ad un primo picco para-influenzale, visto che la “curva” emiliana dell’epidemia di stagione mostra un incremento nelle ultime settimane e c’è un anticipo della diffusione rispetto agli anni scorsi. Anche per questo l’Asl sta ribadendo l’importanza della vaccinazione, soprattutto per persone per vari motivi a rischio, con la campagna ormai entrata nel vivo. «Le persone vicino alle donne in gravidanza - ricorda ad esempio Pantaleo Greco, direttore di Ostetricia Ginecologia di Cona - potrebbero essere portatori di malattie infettive senza saperlo. La vaccinazione riduce il rischio di trasmettere queste malattie alla madre o al neonato». Vale anche il vaccino Covid, per il quale «diversi studi hanno ormai escluso ogni tipo di ripercussione negativa sulla salute del neonato» conclude Greco.