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Il processo

Ferrara, consulente della dottoressa no vax nominato esperto per FdI in commissione Covid

Daniele Oppo
Ferrara, consulente della dottoressa no vax nominato esperto per FdI in commissione Covid

Alberto Donzelli è l’esperto della difesa nel processo alle dottoresse

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Ferrara A Ferrara è il consulente tecnico di una delle due dottoresse a processo per aver effettuato false vaccinazioni contro il Covid-19 a centinaia di pazienti per far ottenere loro, in modo fraudolento, il green pass. Pochi giorni fa, il dottor Alberto Donzelli, in pensione dal 2016, esperto in igiene e medicina preventiva, già dirigente apicale nella sanità pubblica e anche membro del Consiglio superiore di sanità, oggi coordinatore del gruppo “Commissione medico scientifica indipendente” ( critico sull’approccio vaccinale seguito in Italia, anche sulle vaccinazioni pediatriche, non solo sul Covid) è stato nominato come consulente dei componenti di Fratelli d’Italia nella Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid.

Una novità che è accolta molto positivamente dall’avvocato Alessandro Valenti, difensore della dottoressa Marcella Gennari, come manifestazione di una «volontà delle istituzioni di valutare a fondo» le decisioni e i provvedimenti presi durante la pandemia. «Questi fatti – dice in riferimento all’oggetto del processo – si iscrivono all’interno di un momento che va riletto». E forse si spiega anche con questi nuovi passaggi politici la decisione di Gennari e della collega Chiara Compagno (difesa dagli avvocati Marco Linguerri e Carlo Taormina) di andare dritte per la loro strada e affrontare un giudizio ordinario, con tempi necessariamente più lunghi, anziché scegliere la strada di un rito alternativo in sede di udienza preliminare. Ieri hanno invero formalizzato una proposta di patteggiamento, che la procura ritiene irricevibile, senza proporre altre strade se non quella di affrontare il processo. Nella prossima udienza, fissata dalla giudice Silvia Marini per l’11 dicembre, inizierà dunque la discussione. In quella data parleranno solo il pubblico ministero Ciro Alberto Savino, che insisterà con ogni evidenza per il rinvio a giudizio delle dottoresse, e la parte civile costituita, l’Ausl di Ferrara, assistita dall’avvocata Sabrina Di Giampietro. Le difese parleranno a gennaio.

Compagno e Gennari, che vennero anche arrestate dalla Guardia di finanza, sono accusate di reati molto gravi: corruzione, peculato e falso per aver ricevuto denaro in cambio delle false somministrazioni del vaccino (accusa che riguarda soprattutto Gennari, e un singolo episodio Compagno), aver distrutto e sprecato i vaccini facendosi pagare la prestazione extra che l’Ausl riconosceva per ogni vaccino somministrato e, infine, aver prodotto false certificazioni, utili ai pazienti per ottenere il green pass. Nel corso della precedente udienza, le due imputate hanno ammesso soprattutto i falsi, giustificandoli con ragioni ideologiche per la preoccupazione dovuta alla sicurezza dei vaccini contro il Covid-19 e dal desiderio di andare incontro a paure e necessità dei loro pazienti. Solo Gennari ha ammesso che le somministrazioni di vaccini furono delle sceneggiate, alcune realizzate anche per la convinzione di essere spiata con delle telecamere. Un destino già più definito attende invece la terza imputata, Francesca Ferretti, figlia di Gennari e sua assistente. La difesa (sempre l’avvocato Valenti) e la procura dovrebbero trovare un accordo per l’applicazione di una pena sui due anni di reclusione (da due in giù), con la concessione di tutti i benefici di legge e la sospensione condizionale. Il patteggiamento dovrebbe essere finalizzato l’11 dicembre.