Sospetti di violenza domestica a Casumaro, la donna: «Sono solo caduta»
Intervento di ambulanza e carabinieri, lei scagiona il compagno
Casumaro L’auto dei carabinieri davanti a quella palazzina l’hanno notata in tanti come del resto, parcheggiata accanto, c’era anche l’ambulanza del 118. Quella che si è consumata l’altra mattina è una più che probabile storia di violenza domestica che rischia di non finire nelle statistiche ma che sta facendo parlare parecchio in paese. La vittima, una donna di neppure 40 anni, ha chiesto l’intervento del personale sanitario ma al momento di riferire quanto accaduto ha parlato genericamente di una caduta non causata dal compagno. Con cui, però, poco prima aveva avuto una violenta discussione, ammessa a denti stretti agli operatori del 118 e che troverebbe anche conferme tra chi da tempo tiene monitorata la coppia. E qui, la professionalità degli addetti dell’emergenza urgenza ha fatto la differenza: pur non potendo contraddire la ricostruzione fornita dalla donna, hanno però avuto la percezione che qualcosa non fosse così normale come lei voleva far credere. Certo, il suo corpo non riportava evidenti ecchimosi o lesioni, ma la percezione è stata quella di una donna in difficoltà e intimorita dalla presenza del compagno. Ecco quindi che il 118 ha chiesto l’intervento dei carabinieri di Casumaro che a loro volta hanno effettuato un sopralluogo, ascoltato le parti coinvolte e poi, con grande delicatezza e professionalità, tentato di minare alla base il muro di omertà che si percepiva nell’appartamento di via Per Correggio. Come prevede la prassi alla donna sono state indicate tutte le opportunità che la legge italiana prevede per le vittime di violenza, così come sono stati forniti gli eventuali numeri di supporto da contattare. Si tratta di un gesto preventivo anche alla luce del fatto che lei abbia scelto di non fare alcuna denuncia, imputando invece la caduta a un banale incidente domestico. La vicenda si è chiusa qui, però l’annotazione in caserma a Casumaro è sulle scrivanie dei militari anche perché i vicini di casa, in maniera informale, hanno più volte parlato di violenze domestiche neppure troppo celate.