Dall’America alla Darsena: tutti pazzi per il Freestyle
Ogni lunedì sera appuntamento fisso zona skate park. Una sfida a colpi di rima: tre giudici per una battle
Ferrara Dall’America alla Darsena di Ferrara: il Freestyle sta spopolando tra i giovani.
Alcuni dei lettori sapranno di cosa stiamo parlando e per altri sembreranno parole esotiche o strane, ma in realtà queste attività si svolgono proprio nella nostra città e abbiamo avuto modo di parlare con gli organizzatori del gruppo freestyle di Ferrara.
Cos’è il freestyle?
Il freestyle è una forma di espressione improvvisata in cui ogni rima è creata sul momento, senza testi scritti. Nel Cypher, ovvero cerchi formati dai rapper, chiunque può esprimersi diversamente, in un contesto di libera espressione. Quando il rap non aveva ancora un mercato così esteso, il freestyle svolse anche una funzione sociale. Le persone che si riconoscevano in questa sottocultura avevano bisogno di incontrarsi e, per farlo, si davano appuntamento in punti precisi della città.
Qual è la differenza tra freestyler ed Mc? E Cos’è una battle?
«Un freestyler si concentra sulla capacità di improvvisare rime creative e di impatto. Mc è un termine inglese che significa Master of Ceremonies ovvero “maestro delle cerimonie”. Esso ha un ruolo più ampio all’interno di una performance hip hop, utilizzando le sue capacità di rap e di paroliere per creare un’esperienza coinvolgente per il pubblico».
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Dove si svolge e quando?
«Ogni lunedì sera, l’appuntamento è fisso, per chi è appassionato di freestyle, si svolge a Ferrara nella Nuova Darsena, (zona skate park) un luogo simbolico per i ragazzi amanti. A partire dalle 21.15 gli Mc e gli spettatori, si radunano per assistere a un vero e proprio spettacolo con rime e beat improvvisati. Darsenafreestyle è cresciuto fino a diventare un simbolo di espressione libera.
Chi è il pubblico a cui è destinato questo evento?
«Il pubblico durante Darsenafreestyle è molto variegato rispetto ad altri muretti. Ci sono tanti ragazzi giovani, appassionati di rap e hip hop e anche freestyler che non provengono da questo ambiente. Ci sono anche dei ragazzi che provengono dal mondo della musica Techno e Drum and Base e anche ragazzi che suonano strumenti musicali. Ma ci sono anche persone più grandi, magari fan di lunga data della cultura hip hop, che apprezzano l’improvvisazione e l’autenticità del freestyle. L’ambiente è aperto e inclusivo, quindi anche chi non ha mai fatto freestyle o chi non è esperto di rap si sente il benvenuto».
Da dove è nata l’idea di DarsenaFreestyle?
«L’idea di Darsenafreestyle è nata dall’iniziativa di 3 ragazzi ovvero J Bisio, Mora e Lower che solamente per scopo intrattenitivo si incontravano a casa di uno di loro per fare freestyle, appassionandosi sempre di più hanno creato un percorso che ha coinvolto una grandissima comunità amante del mondo artistico-musicale».
Qual è lo scopo di DarsenaFreestyle? E come sono nati i muretti?
«Lo scopo di DarsenaFreestyle è lasciare un’eredità ai più giovani e a tutti coloro che vogliono contribuire a questa iniziativa in maniera tale che persista nel tempo. Negli anni ’90 erano presenti i muretti come quello di Milano, che ha contribuito alla formazione dei rapper attuali, rinascono così, 3 anni fa in varie città dell’Italia come Bologna, Milano e infine Ferrara verso l’inizio di aprile di quest’anno».
Che tipo di situazione si crea?
«Si crea una comunità di persone che desiderano valorizzarsi mettendo in risalto dei valori importanti come lo stare bene insieme, divertirsi insieme. Tutto ciò crea un ambiente di aggregazione e confronto per migliorare ed essere più consapevoli. Gli organizzatori ovvero J Bisio, Mora e Lower hanno realizzato il muretto, ovvero un pretesto che nasce per allenare e migliorare le proprie capacità da freestyler. È coinvolta tutta la comunità, ma si dà voce soprattutto ai giovani che vogliono uno spazio proprio per esprimersi e vivere la cultura urban».
Come si svolge una serata in Darsena?
«Il pubblico e i freestyler si ritrovano in Darsena e i freestyler iniziano a riunirsi nei cypher accompagnati dai Beat del dJ, poco dopo inizia effettivamente la battle e c’è un Host, che ha il compito di intrattenere e dirigere la serata al muretto. L’Host presenta i 3 giudici della serata, i quali si attengono ad alcuni parametri per giudicare la battle. Successivamente iniziano le Ramble dove i freestyler entrano nel cypher e rimano a turno, durante una serata vengono utilizzate diverse modalità tra cui i 4/4, 3/4, il click back e la scelta del beat. Il Dj che accompagna ogni serata in Darsena è DJ Rich. Alla fine di ogni Ramble i giudici esprimono la propria preferenza indicando il freestyler che li ha convinti di più. A fine battle alcuni freestyler creano piccoli cypher a puro scopo di divertimento e allenamento senza competizione.l
Annagiulia Caprini,
Kadija El Alami,
Martina Sorpresi,
Daria Rodica,
Sabina Stan,
Amy Elisabeth Curran
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