Petardi e bidoni a fuoco all’Iti di Ferrara: scatta il provvedimento drastico
«Condotta scorretta di diversi studenti»: circolare con misure restrittive per tutte le classi che frequentano le lezioni a Pontegradella
Ferrara E dopo gli autobus, adesso anche nelle scuole. I problemi di ordine pubblico provocati da studenti un po’ troppo frizzanti e particolarmente esuberanti non toccano più soltanto le corriere e i mezzi del trasporto pubblico che ragazzi e ragazze utilizzano per compiere il tragitto da casa a scuola – come segnalato a più riprese nelle scorse settimane e di cui ancora oggi si ha notizia –, ma avvengono anche all’interno di aule e corridoi degli istituti superiori. Niente di nuovo, alcune personalità difficili ci sono sempre state, tuttavia questa volta pare proprio che si sia superato il limite, tanto che l’istituto Copernico Carpeggiani di Ferrara ha scelto di adottare seri provvedimenti che vanno a colpire l’intero corpo studenti dopo una serie di episodi fuori controllo: lancio di petardi nei corridoi e, l’ultimo, bidoni di plastica e della raccolta differenziata incendiati – di cui circolano anche vari video.
La circolare «Gli intervalli verranno svolti in aula, sotto la sorveglianza dell’insegnante dell’ora». Questa la sanzione che verrà adottata. Lo comunica il dirigente scolastico dell’Iti, Francesco Borciani, «in seguito alla condotta scorretta di diversi studenti che trasformano gli intervalli in un estenuante gioco di provocazioni ed elusione della vigilanza». La modifica dell’organizzazione interessa la sede di via Pontegradella ed è provvisoria. Si tratta infatti di un periodo di prova «che si protrarrà fino alle vacanze», al termine del quale «si valuterà se ci sono le condizioni per tornare alla consueta organizzazione o se rendere permanente questa modalità di pausa» si legge nella circolare firmata dal preside. Nulla viene lasciato al caso e vengono specificate anche le modalità per andare a prendere la merenda dal “paninaro” e per spostarsi da una sede all’altra, il tutto al fine di mantenere alti i livelli di sorveglianza. «Gli allievi si procureranno in anticipo le merende, mandando un delegato al banco del fornitore – è specificato – o usciranno alle macchinette o ai bagni con le normali modalità delle lezioni, quindi uno alla volta. È fatto divieto agli studenti – questa la specifica – di farsi consegnare il cibo dall’esterno al terzo intervallo del venerdì e mercoledì. Le classi che devono cambiare aula all’interno della stessa sede lo faranno alla fine dell’intervallo, come nei normali cambi d’ora. I passaggi dalla sede centrale alla sede aggregata o viceversa si effettueranno nel corso dell’intervallo con l’accompagnamento dell’insegnante e/o collaboratore scolastico». Attenzione però alla pulizia dei locali: «Le merende verranno consumate in aula senza lasciare rifiuti, sporco e disordine – si legge –. Le classi verranno ritenute responsabili, anche economicamente, delle condizioni in cui lasciano gli ambienti che utilizzano».
Giusto o sbagliato? Un provvedimento che confina tutti gli studenti in classe, anche coloro che sono soliti mantenere un comportamento corretto. Ne risulta il rischio di «esasperare gli animi» come affermato da un genitore al nostro giornale, che segnala: «Oggi (ieri, ndr) si è sfiorata la rissa tra gli studenti facinorosi e gli studenti che subiscono il provvedimento pur non avendo fatto nulla di male». Il dirigente scolastico Francesco Borciani aveva preventivato possibili malumori e dichiara: «Per quanto possa essere spiacevole irrigidirci nel gestire i comportamenti dei ragazzi, segnalo che le scorrettezze di una parte degli studenti mettono a rischio la serenità e il benessere di tutti gli altri, e che una certa indifferenza verso le regole e le indicazioni ricevute dagli adulti presenti viene condivisa da un numero sempre maggiore di allievi. Chiedo perciò a tutte le famiglie la massima collaborazione per lo sforzo che la scuola fa, da un lato per garantire le migliori condizioni di lavoro a tutti, dall’altro per portare i ragazzi a sviluppare atteggiamenti maturi, rispettosi delle persone intorno e adeguati ai contesti in cui si trovano».
Qualche chilometro più in là, al Remo Brindisi di Lido Estensi, un provvedimento simile aveva fatto scattare lo sciopero… succederà lo stesso anche a Ferrara dalle parti di via Pontegradella?