Ferrara, corse in zona Fiera, parla la “V Race Crew”
Dopo le animate discussioni degli scorsi giorni per le “sgasate” dei giovani motociclisti nei pressi della Fiera arriva la risposta del gruppo: «Moto passione comune, non diamo fastidio a nessuno»
Ferrara Dopo le animate discussioni degli scorsi giorni per le “sgasate” dei giovani motociclisti nei pressi della Fiera piena di tante famiglie con bambini, i ragazzi della V Race Crew non ci stanno.
Il gruppo di appassionati delle due ruote è attivo da ormai sei anni e conta circa 350 membri che vanno dai 15 ai 45 anni. «Non diamo fastidio a nessuno – spiega il gruppo – questa è la realtà ma non ci danno nemmeno uno spazio dove poterci ritrovare. Cerchiamo di coinvolgere più ragazzini possibili per tenerli lontani da altri divertimenti ben più pericolosi. Per essere più tranquilli e chiedere un posto dove avremmo potuto ritrovarci in tutta sicurezza avevamo cercato di contattare il Comune ma non abbiamo mai avuto risposta. Abbiamo anche tentato di scrivere al sindaco su Instagram ma senza successo».
Tornando al “fattaccio” di Bimbilandia, i ragazzi spiegano che «si trattava del compleanno di un nostro membro e ci siamo ritrovati per festeggiare. I video che sono usciti in realtà sono stati fatti proprio mentre ce ne stavamo andando».
Qualche manovra spericolata però non manca soprattutto da parte dei più giovani in sella ai loro mezzi: «Ammettiamo che ogni tanto c’è chi impenna col classico “cinquantino” ma, ad esempio, se qualche ragazzo inizia a fare piccole gare di accelerazione anche solo di pochi metri viene subito sgridato. Dopo diversi nostri ritrovi può capitare che qualcuno getti cartacce o spazzatura per terra e il sabato o la domenica sera formiamo un gruppetto e andiamo a ripulire tutto».
Non mancano anche le iniziative: «Ogni anno in questo periodo facciamo il giro della città travestiti da Babbo Natale oppure cerchiamo di portare un po’ di allegria nelle piccole fiere di paese alle quali siamo chiamati a partecipare. Abbiamo anche aiutato un ristoratore in difficoltà andando in oltre cento nel suo locale, oppure siamo andati alla riapertura della pista XBikes, portando entusiasmo e visibilità».
Alla fine è sempre e comunque una questione di spazi: «Non abbiamo alcuno scopo di lucro. Abbiamo provato a creare un’associazione sportiva ma i costi sono troppo alti. Quello che chiediamo è solo un parcheggio in disuso oppure un’area nella quale davvero non creiamo problemi a nessuno, anche perché quello che facciamo è solamente trovarci e fare due chiacchiere sulle nostre moto che sono la grande passione che ci accomuna».