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Il provvedimento

Ospedale del Delta, sospesi direttore Pma e un tecnico per violazioni e comportamenti violenti

Gioele Caccia
Ospedale del Delta, sospesi direttore Pma e un tecnico per violazioni e comportamenti violenti

Molte le segnalazioni per atti violenti che hanno portato almeno 13 dipendenti a richiedere il trasferimento

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Ferrara Le avvisaglie nell’aria c’erano da tempo. Per questo motivo lo scorso luglio la Nuova aveva dedicato un articolo alla situazione del servizio di Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’ospedale del Delta, unico in provincia e fra i 12 in Italia di terzo livello, in grado di eseguire la diagnosi pre-impianto, dove venivano segnalati gravi problemi di relazione fra la dirigenza del centro e il personale. Cinque mesi dopo, il quadro delineato da chi ha sollevato la questione ha trovato riscontro in un provvedimento disciplinare a carico degli apicali del servizio: il direttore, Andrea Gallinelli, e il responsabile del Laboratorio, Francesco Capodanno. Dalle informazioni raccolte, entrambi sono stati sospesi, il primo per tre mesi, il secondo per sei; il provvedimento dovrebbe essere operativo da metà dicembre (notizie non ancora confermate ufficialmente da parte dell’Asl).

Ma il caso, intanto, è esploso e la notizia della doppia sanzione inflitta dalla Commissione disciplinare ha già attraversato in lungo e in largo, seppur ufficiosamente, il reticolo di sedi e servizi periferici che compongono l’ossatura della sanità locale. Sulle ragioni che hanno spinto la commissione ad adottare il drastico provvedimento non si conoscono i dettagli, solo un ventaglio di segnalazioni che nei mesi scorsi hanno spinto i più avveduti a prevedere un esito molto severo dell’istruttoria, nel caso fosse stato avviata una indagine interna. Che, a quanto è stato possibile apprendere, ha occupato i commissari a lungo ed è stata minuziosa e approfondita, prevedendo tutte le garanzie a tutela dei professionisti. Non è possibile indicare con precisione, sulla base delle informazioni raccolte, quali episodi hanno motivato l’applicazione della sanzione disciplinare. In generale si tratterebbe di atti e comportamenti violenti, come telefoni lanciati addosso a dipendenti del servizio, porte e suppellettili danneggiati volontariamente, offeseanche sessiste – e violazioni amministrative. Secondo indiscrezioni sarebbe stata segnalata la presenza (ingiustificata) di uno dei due dirigenti del servizio o di entrambi nei locali anche di notte.

Il clima inospitale e respingente sarebbe in qualche modo confermato dalla fuga del personale, avvenuta negli ultimi due anni, durante i quali avrebbero presentato domanda di trasferimento in altro servizio almeno 13 dipendenti, tra cui 3 coordinatrici, 5 ostetriche, 1 oss e 4 biologi. Una sequenza che non poteva lasciare indifferente l’azienda. E nemmeno chi negli ultimi tempi ha segnalato i problemi dell’ospedale del Delta e della Pma. Il sindaco di Lagosanto, Cristian Bertarelli, rivendica di aver «già esternato più volte le mie preoccupazioni sul malfunzionamento di quel servizio, una eccellenza schiacciata da una montagna di problemi irrisolti. Questa gestione fallimentare deve lasciare la mano a chi può risollevare la Pma e l’ospedale del Delta».