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Il lutto

Trovata morta in casa a Gorino, le figlie la aspettavano al bar

Katia Romagnoli
Trovata morta in casa a Gorino, le figlie la aspettavano al bar

La vittima è Maria Albana Osti. In un primo momento è scattato l’allarme monossido, ma l’ipotesi è di malore. Indagini in corso

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Gorino Al bar dove era attesa dalle figlie, per consumare assieme la colazione, non si è presentata, mentre il telefono restava senza risposta. L’amara scoperta ha gettato tutti nella disperazione, perché Maria Albana Osti, stimata pensionata di Gorino, giaceva in casa, purtroppo, ormai senza vita. In via Indipendenza, dove la donna viveva sola da 11 anni, ossia da quando era deceduto il marito Teobaldo, è giunta, poco dopo le 10 di ieri mattina l’ambulanza, chiamata immediatamente dai parenti, ma di lì a poco sono poi intervenuti anche i carabinieri della stazione di Goro, una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Codigoro e l’automedica dell’ospedale del Delta. In un primo momento i soccorritori avevano ventilato l’ipotesi che a causare il decesso dell’anziana di Gorino potesse esser stato un eventuale malfunzionamento della stufa a pellet, la quale, a sua volta, avrebbe potuto immettere in circolo il micidiale monossido di carbonio.

Sono poi stati i vigili del fuoco di Codigoro a sgombrare dal campo ogni dubbio, azionando i loro rilevatore. Ogni accurata verifica ha, così, potuto escludere la presenza del temibile gas. In assenza di tracce di monossido di carbonio, il medico soccorritore ha poi proceduto alla constatazione del decesso della donna, decesso avvenuto per cause naturali. «Ieri sera – ha commentato la nuora Simona -, mia suocera era uscita a mangiare la pizza con le mie cognate. Al rientro, attorno alle 22.15, si erano date appuntamento, per questa mattina, per condividere assieme la colazione al bar. Non vedendola arrivare, si sono precipitate a casa sua, per vedere se fosse successo qualcosa. Al momento dell’apertura della porta, la stufa a pellet risultava spenta». Maria Albana Osti purtroppo giaceva sul pavimento senza vita, con ogni probabilità dalla sera precedente, perché il letto era in ordine. Nell’abitazione di via Indipendenza, vicino all’argine di Gorino, in tanti, tra parenti e compaesani, si sono avvicendati per porgere le condoglianze alla conosciutissima pensionata, che lascia 4 figli, Magda, Ombretta, Fernando, Francesco e un gran numero di familiari ed amici. «Era una donna in salute – prosegue Simona Schiavi -; dopo un periodo trascorso da migrante a Torino con mio suocero, a metà degli anni ’70 è tornata al suo adorato paese, dove ha vissuto per il resto della sua vita»

Osti a Torino aveva lavorato come addetta alle pulizie alla Fiat, ma si era fatta conoscere e apprezzare per la generosità e la meticolosità con cui praticava le iniezioni a chi ne aveva bisogno. Ed era attiva volontaria della Sagra del pesce. Per il momento la salma resta nella casa ove è avvenuto il decesso, a disposizione dei parenti che, nel breve, salvo diverse indicazioni del medico legale, potranno definire la data per celebrar il funerale.