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La sentenza

Ospitale, spedizione punitiva con mazze da baseball: tre condanne

Daniele Oppo
Ospitale, spedizione punitiva con mazze da baseball: tre condanne

Botte e minacce per "vendicare" la persecuzione a una donna, il blitz nel giugno 2020

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Ospitale Una spedizione punitiva per “vendicare” atteggiamenti ritenuti persecutori. O forse un avvertimento, perché quegli atteggiamenti cessassero. In ogni caso una inammissibile giustizia privata, fatta di danneggiamenti, minacce e botte a una donna, rea di essere la compagna del vero obiettivo della spedizione, un uomo straniero da punire per il fastidio che aveva creato a una donna. Giustizia privata per la quale ieri sono arrivate tre condanne per gli uomini che l’hanno posta in essere: padre e figlio di 67 e 32 anni, residenti nella frazione di Ospitale – il figlio fidanzato della donna da “vendicare” – e un amico 35enne residente a Bondeno. Assolta invece la donna, una 25enne, che secondo la procura aveva avuto una piccola parte nella spedizione.

Il tutto è avvenuto il 26 giugno del 2020, quando i tre uomini e la donna si sono recati nell’abitazione dell’uomo, un 44enne straniero che accusavano di importunarla. Per fargli capire come stavano le cose, sono spuntate fuori delle mazze da baseball. Con quella, il 32enne ha minacciato l’uomo e danneggiato la sua automobile, rompendo il parabrezza, la capotte, un deflettore e altri parti. Con la stessa mazza, ha anche minacciato la compagna, intervenuta in sua difesa, per poi colpirla con uno schiaffo e con un forte calcio al ventre. Per lui è arrivata una condanna a un anno di reclusione.

Un anno e quattro mesi di reclusione, invece, per suo padre, accusato di aver urtato con il Doblò col quale erano arrivati la donna che cercava di fermarli mentre andavano via, cagionandole delle lievi lesioni, e per non essersi fermato a soccorrerla, nonché per aver minacciato di morte il 44enne, impugnando a sua volta una mazza da baseball.

Meglio è andata al terzo uomo, l’amico, condannato solo a 700 euro di ammenda per aver portato fuori dalla propria abitazione una mazza da baseball senza giustificato motivo, senza però usarla (è stato infatti assolto dall’accusa di aver anche lui minacciato).

Come detto, assoluzione per la donna da cui è partito tutto, accusata per l’omissione di soccorso attribuita però solo al più anziano degli imputati che era alla guida .

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