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Teleriscaldamento, Hera multata per prezzi alti: sanzione da 2 milioni di euro

Gioele Caccia
Teleriscaldamento, Hera multata per prezzi alti: sanzione da 2 milioni di euro

Provvedimento dell’Antitrust. «A Ferrara ricarichi ingiustificati superiori al 200%»

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Ferrara «Alla luce di quanto osservato, l’abuso di posizione dominante posto in essere da Hera deve dunque considerarsi grave». Al punto da infliggere all’azienda la sanzione più pesante tra quelle emesse per «comportamento abusivo della posizione dominante»: 1.984.736 euro per la multiutility bolognese che gestisce la rete di teleriscaldamento (Tlr) a Ferrara e 236.600 euro a Comocalor, attiva a Como (nessun addebito per Iren per le super-bollette recapitate a Parma a Piacenza).
Il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha valutato e sanzionato la condotta di Hera e Herambiente (uscita quest’ultima senza addebiti dall’istruttoria) negli anni in cui, a ridosso e dopo la crisi ucraina, il costo del gas è salito alle stelle. Bollette impazzite con importi raddoppiati o triplicati nel giro di pochi mesi, come avevano segnalato all’epoca decine e decine di condomìni e amministratori. I quali col supporto della stampa locale e grazie agli esposti presentati da comitati come Rete Civica, hanno portato la questione ferrarese - riscaldata da una protesta che si è espressa con manifestazioni di piazza, confronti in Consiglio comunale, denunce consegnate ai giornali e agli uffici legali – sui tavoli dell’Autorità. La lunga e complessa istruttoria condotta dall’Agcm su Ferrara è stata esplicitata in un documento di 173 pagine nel quale molto spazio è stato dedicato alle questioni tecniche, ai sistemi di calcolo delle tariffe, agli extraprofitti conseguiti dalla società in relazione alla congiuntura e alle peculiarità della rete ferrarese alimentata per l’80% da geotermia e termovalorizzatore e solo per una quota residuale dal gas, il prezzo a cui Hera ha agganciato le tariffe del teleriscaldamento.

Hera dopo la sanzione: «Ci riserviamo di impugnare»
«Il sistema di Ferrara è un unicum a livello nazionale - riconosce l’Antitrust – per la compresenza di tre fonti di approvvigionamento del calore e per l’ampia presenza della componente geotermica che ne accresce il valore di esperimento su larga scala di rete alimentata quasi integralmente da calore geotermico e combustione di rifiuti e quindi da fonti in senso lato “rinnovabili”». Un sistema virtuoso di gestione del calore che però Hera ha deciso di usare - questa in sostanza la posizione dell’Autorità – per massimizzare ricavi e profitti imponendo «un riferimento di prezzo che non ha alcuna relazione forte con i costi di approvvigionamento del calore» e assumendo la decisione «nella piena consapevolezza che il costo di oltre l’80% del calore immesso in rete (oggi oltre il 90%) non dipende direttamente dal prezzo all’ingrosso del gas».
Hera, prosegue l’Agcm, che è «fornitore monopolista di tale servizio ai cittadini ferraresi allacciati alla rete di teleriscaldamento, ha praticato prezzi del calore largamente superiori ai costi, sfruttando il potere di mercato». In termini di tariffe «ha applicato un mark-up (ricarico, ndr) sul costo di approvvigionamento del calore in media superiore al 100%, che ha superato il 200% nel 2022, raggiungendo un picco di oltre il 230%». Risultato: «La rete di Ferrara è almeno tre volte più redditizia delle altre reti di Tlr in termini di Rona (indice che misura il rendimento di un’impresa, ndr)». Sul ruolo del Comune, che ha contrattato gli “addendum” per la mitigazione delle tariffe, l’Agcm spiega che Palazzo municipale «non ha partecipato alla definizione dei possibili livelli del prezzo fisso, ma ha soltanto contrattato con Hera i vantaggi concedibili e la loro tempistica, all’interno di un quadro definito da Hera stessa. L’Addendum codifica quindi una soluzione identificata e definita in piena autonomia da Hera». Infine un dettaglio su come la Spa ha vissuto la protesta degli utenti. In un documento interno, riporta l’Agcm, «si esprime la preoccupazione che la “situazione purtroppo ci può sfuggire di mano da un momento all’altro”».