Ferrara, la Resistenza “torna” in sede: presidio contro il Comune
«L’amministrazione sceglie di lasciar marcire lo stabile pur di non lasciarci fare attività». Oggi la protesta
Ferrara Tornano nella loro ex sede, gli attivisti del circolo sociale La Resistenza, ma non per riprendere la loro attività. Oggi pomeriggio, infatti, si fermeranno lì davanti per un sit-in di protesta nei confronti del Comune, e non saranno soli: all’iniziativa hanno infatti aderito almeno una ventina di associazioni, movimenti e partiti. L’appuntamento è alle 16.30, appunto, in via della Resistenza 34, dove al posto della sede del circolo da oltre un anno c’è (o ci dovrebbe essere) un cantiere di risanamento e messa a norma dell’area, in forza del quale l’amministrazione comunale ha appunto “sfrattato” gli attivisti, ma che non risulta mai partito.
«Siamo convinti - è la sottolineatura del centro sociale - che l’amministrazione stia portando avanti da anni una politica contro le associazioni di volontariato e che la chiusura del centro di promozione sociale La Resistenza non sia che una parte di un piano più grande, che cerca di eliminare o limitare quegli spazi in cui si nutrono relazioni, si creano connessioni, si cresce e ci si confronta».
Centinaia di cittadini, ricordano gli attivisti, «hanno deciso di sostenere le spese per questi lavori affinché le attività possano riprendersi al più presto. I soldi, le ditte e i tecnici sono disponibili, ma l’amministrazione ha messo in campo una macchina di burocrazia e ostruzionismo che impedisce la stesura di un progetto ed i conseguente inizio dei lavori. La scelta è lasciar marcire uno stabile con altissimo potenziale in pieno centro, pur di non lasciarci fare attività sociali». Gli attivisti stanno facendo iniziative in giro per la città ma non hanno i soldi per pagarsi l’affitto di un’altra sede.