Lagosanto, la scuola venne costruita male. Alla ditta edile tocca risarcire
Il Tribunale di Ferrara ha riconosciuto le ragioni del Comune
Lagosanto Ci furono dei difetti nella costruzione della scuola del Sorriso, vizi che ne determinarono la vita travagliata, tra continue infiltrazioni d’acqua e altri problemi, determinandone anche la chiusura temporanea per inagibilità. All’azienda che si occupò del cantiere, la Arco Lavori, toccherà risarcire il Comune di Lagosanto: è quanto stabilisce la sentenza del Tribunale di Ferrara che rappresenta uno spartiacque in una vicenda che ha segnato per anni la vita del paese. «È indiscutibilmente un punto importante a favore della comunità – esulta il sindaco Cristian Bertarelli –. Si è arrivati ad accertare che le nostre lamentele avevano un fondamento e anche l’inerzia delle amministrazioni precedenti alla mia».
Ma riavvolgiamo il nastro. Costata quasi quattro milioni di euro, la scuola, che unisce materna e nido, fu inaugurata nel dicembre 2013 e fin da subito vennero rilevate criticità, con infiltrazioni importanti già a pochi mesi dalla sua apertura. Nel febbraio 2015 l’episodio più rilevante: in seguito a fortissime raffiche di vento, ci fu lo scoperchiamento della parte inclinata del tetto, che comportò la prima interruzione delle attività. Nel settembre 2019 la caduta di pannelli dal controsoffitto, che per fortuna non provocò conseguenze al personale e ai bambini. Il sindaco Bertarelli, appena eletto, decretò la chiusura per inagibilità: la riapertura fu a gennaio dell’anno successivo, dopo 113 giorni di stop. Seguirono negli anni altri problemi e ovviamente la necessità di metterci mano.
Il carteggio tra direzione lavori e impresa, con un rimpallo di responsabilità, è andato avanti a lungo. La svolta nell’ottobre 2020: il Comune di Lagosanto chiede di avviare un accertamento tecnico preventivo sulle condizioni del polo scolastico. Nel gennaio 2022 il perito nominato dal giudice conclude che l’edificio presenta vizi, difetti, anomalie e interventi non a regola d’arte per un ammontare di 760.788,40 euro (più Iva). Il tentativo di arrivare a una conclusione bonaria della vicenda mediante un accordo tra le parti non arrivò a buon fine. Assistita dall’avvocato Vasco Sisti, l’amministrazione comunale nel novembre 2022 si vide costretta a incardinare la cosiddetta “fase di merito”, con l’obiettivo di ottenere una sentenza che condannasse l’impresa edile al pagamento in suo favore della somma accertata dalla consulenza tecnica d’ufficio.
Pochi giorni fa quella sentenza è stata notificata, dando ragione al Comune. Nel frattempo la scuola è stata risistemata, grazie a un contributo regionale pari a 770mila euro, e riaperta per la gioia di tutti. Restava un “buco” giudiziario, ma anche quello ora è stato colmato. l