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Monopattini elettrici, casco obbligatorio. Pareri a Ferrara: «È più pericolosa la bicicletta»

Alessandra Mura
Monopattini elettrici, casco obbligatorio. Pareri a Ferrara: «È più pericolosa la bicicletta»

«Non lo sapevo». La legge (e relativa sanzione dai 50 ai 250 euro) è entrata in vigore sabato,

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Ferrara Non ancora assimilata o semplicemente ignorata, la norma introdotta dal nuovo codice della strada che impone l’obbligo del casco ai conducenti dei monopattini elettrici, ieri non ha fatto comparire le calotte di protezione sulle teste dei ferraresi che usano questo mezzo di trasporto. La legge (e relativa sanzione dai 50 ai 250 euro) è entrata in vigore sabato, ma al momento non sembra aver avuto alcun impatto sulle abitudini dei conducenti.

C’è da dire che nel weekend la circolazione dei monopattini - mezzi utilizzati soprattutto dagli studenti o per gli spostamenti casa-lavoro - è inferiore rispetto ai giorni feriali, e il clima freddo e nebbioso di domenica non invitava nemmeno a prendere le due ruote elettriche per una passeggiata. Ma in ogni caso, i “monopattinatori” che ieri giravano in città hanno dimostrato scarsa conoscenza delle nuove regole stradali, o almeno del fatto che la prima a entrare in vigore sabato era proprio l’obbligo di indossare il casco mentre per le altre prescrizioni relative ai monopattini (contrassegno e assicurazione) si dovranno attendere i decreti attuativi.

La non consapevolezza dell’obbligo, del resto, era intuibile dalla disinvoltura con cui ieri alcuni mezzi sfrecciavano tranquillamente in pieno centro, esposti agli eventuali sguardi dei controllori. Un ragazzo sta percorrendo via Carlo Mayr, in direzione via Ripagrande. No, dice, non sapeva che da ora per andare in monopattino ci vuole il casco: «Allora lo metterò. Io in genere uso la bici, oggi ho preso questo (un mezzo a noleggio, ndr) per arrivare prima a casa, speriamo di non essere fermato dai vigili, visto che il monopattino non lo guido praticamente mai». Poco dopo sopraggiunge un altro conducente che in testa indossa solo il berrettone di lana: «Vado di fretta, io il monopattino lo adopero per andare a lavorare. No, non sapevo che bisogna indossare il casco, vorrà dire che me lo procurerò». Casco o non casco, le altre normali infrazioni - comuni anche alle cugine biciclette - continuano. Ecco un gruppetto di tre monopattini percorrere un tratto di marciapiedi di viale Cavour, un altro viaggiare contromano in corso Porta Mare. In via Bologna, lungo la ciclabile, una ragazza cade dalle nuvole: «Come il casco obbligatorio? Ma che seccatura». In corso Porta Reno, diretto verso piazza, un altro ammette: «La novità non mi entusiasma, perché per me il monopattino è un mezzo di uso quotidiano, ma certo così si viaggia più sicuri. Dovrebbe però essere una scelta, non un’imposizione». C’è poi chi si ribella: «Certo che lo so, ma non lo metterò perché non sono d’accordo: è molto più pericolosa quella», afferma indicando una bicicletta. La Polizia locale da parte sua assicura che non ci saranno giornate di tolleranza e che la norma sarà applicata fin da subito. Il turno di ieri, comunque, non ha registrato sanzioni. l

A.M.

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