A Ferrara un bambino su quattro è in sovrappeso oppure obeso
Secondo “Okkio alla salute” le cause sono legate a dieta, sedentarietà e anche al cellulare
Ferrara Negli ultimi 15 anni Ferrara ha registrato un calo significativo del sovrappeso nei bambini, passato dal 23,9 al 17,5%, «tuttavia rimane da attenzionare il livello di obesità che non presenta un trend in diminuzione». Lo annota l’Asl, che presenta i dati del rapporto 2023 di “Okkio alla salute”, il sistema di sorveglianza nazionale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con le Regioni, il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione.
L’indagine, giunta alla settima edizione, fotografa sovrappeso, obesità e abitudini quotidiane dei bambini delle scuole primarie, offrendo uno spaccato fondamentale per guidare interventi di prevenzione mirati. Oltre ai dati regionali vengono riportati anche i dati relativi al territorio estense, dove l'indagine ha coinvolto 517 bambini delle scuole primarie e 449 famiglie. A livello locale l’indagine ha evidenziato che il 17,5% dei bambini estensi è in sovrappeso e l’8,9 è in condizione di obesità, di cui l’1,2% con obesità grave. Non sono insignificanti le differenze di genere: il sovrappeso, infatti, interessa il 19,5% delle bambine e il 15,4% dei maschi, mentre l’obesità è più diffusa nei maschi (10,7%) rispetto alle femmine (7,1%). Relativamente alle abitudini alimentari è risultato che il 57% dei bambini consuma snack dolci più di tre volte a settimana; che il 43% fa colazione in modo inadeguato e il 6,7% la salta del tutto; che il consumo di legumi è insufficiente per un bambino su due. L’attività fisica è un tasto dolente: solo il 20,9% dei bambini pratica sport almeno tre volte a settimana; il 44,5% trascorre più di due ore al giorno davanti a schermi di diverso tipo. Un altro elemento critico, suggerisce l’indagine, riguarda la percezione dei genitori: il 57% delle madri di bambini con sovrappeso o obesità ritiene che il proprio figlio abbia un peso adeguato, mentre il 63,5% valuta erroneamente sufficiente l’attività fisica dei figli poco attivi.
Ingrandendo il campo di ricerca le risposte prospettano una realtà per certi aspetti incoraggiante: i bambini dell’Emilia-Romagna mangiano meglio, si muovono di più e le famiglie sono più consapevoli dell’importanza di una sana alimentazione. «Tuttavia, preoccupano il tempo eccessivo trascorso davanti a schermi e, pur se il sovrappeso presenta un trend in diminuzione, rimane da monitorare il livello di obesità, soprattutto a Ferrara», conclude l’Asl.