La Nuova Ferrara

Ferrara

Il dato

Immigrazione, numeri in crescita a Ferrara: nel 2024 oltre 17mila pratiche

Andrea Mainardi
Immigrazione, numeri in crescita a Ferrara: nel 2024 oltre 17mila pratiche<br type="_moz" />

La rete di assistenza riesce ad intercettare solo pochi richiedenti asilo

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Che la gestione dei flussi migratori non sia un fenomeno semplice da gestire lo si capisce anche dalla discrepanza dei numeri, pur in un contesto relativamente limitato come quello del territorio estense. Secondo gli ultimi dati dell’Arcidiocesi di Ferrara i richiedenti asilo attualmente sul territorio sarebbero circa seicento.

Ben diversi i numeri della Questura, che per rispondere alle esigenze di un’utenza sempre più ampia, sposterà il proprio ufficio immigrazione nell’ex sede di Coldiretti in via Bologna 637 in modo da evitare le code chilometriche che oggi si formano fuori dagli uffici di via Fausto Beretta.

Tornando ai dati si possono notare forti aumenti di pratiche svolte presso gli uffici immigrazione negli ultimi anni: nel 2018 si è arrivati a 10.873 pratiche che nel 2023 aumenta a 12.443 per poi esplodere nel 2024 con 17.940 richieste. Di queste ultime 3667 sono primi rilasci, 9378 sono stati rinnovi e 4895 sono stati gli aggiornamenti. L’incremento quindi negli ultimi sei anni sfiora il 65% e per gestire questa mole di lavoro, in Questura prenderanno a breve servizio altri quattro agenti ed un ispettore che verranno destinati proprio all’ufficio immigrazione.

Che sia solo una piccola parte dei migranti dunque che riesce ad essere assistita dalle associazioni preposte lo confermano anche i numeri di “Viale K” che nel 2023 ha seguito 180 persone immigrate di cui 136 richiedenti asilo. Nonostante sian ancora in attesa di elaborazione, ci si aspetta numeri simili anche per il 2024. Più realistico il quadro fornito infine da Cgil che con il suo ufficio migranti segue circa una decina di persone al giorno, tutte con diverse esigenze, che troppo spessi si scontrano con la burocrazia ed i suoi tempi lunghissimi per l’elaborazione delle richieste da parte delle autorità o anche solo l’arrivo dei documenti ottenuti. Non aiutano certo poi le varie discrezionalità che ci sono nelle Questure italiane nella richiesta di documentazione.