La Nuova Ferrara

Ferrara

L’episodio

Ladri nella sede Avis di Vigarano Mainarda, il colpo va a vuoto

Giuliano Barbieri
Ladri nella sede Avis di Vigarano Mainarda, il colpo va a vuoto

Computer e tablet ignorati, cercavano soldi. Salvi anche i panettoni

2 MINUTI DI LETTURA





Vigarano Mainarda Sono tornati in azione i ladri e questa volta hanno preso di mira la sede della sezione dell’Avis Vigarano, che si trova all’interno della struttura del Distretto sanitario. Molti i danni procurati, ma non è stato rubato niente di valore perché i ladri cercavano soldi che non hanno trovato. L’altra notte i malviventi, dopo aver sfondato la porta centrale, sono entrati nell’edificio dirigendosi solo verso la parte occupata dall’Avis, non degnando nemmeno di un’occhiata le sedi degli ambulatori dei medici. Con una spranga hanno forzato le porte delle stanze utilizzate come segreteria, accettazione, prelievi e ristoro. All’interno hanno sfondato le porte degli armadietti e forzato i cassetti della scrivanie, senza però trovare quello che interessava. A conferma che i malviventi cercavano solo denaro c’è il fatto che i computer e i tablet presenti sulle scrivanie, sono stati letteralmente snobbati. Sono rimasti al loro posto anche il centinaio di panettoni pronti, per essere consegnati agli avisini in occasione di queste festività. Nella loro frenetica ricerca, forse anche solo di qualche spicciolo, i ladri hanno anche sfondato la porta della stanza che contiene il materiale delle donne addette alle pulizie. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri.

«Non teniamo mai soldi in sede - spiega Luca Giacomini, presidente dell’Avis Vigarano -, però abbiamo subìto molti danni. Consideriamo questo gesto come uno sgarbo verso i nostri donatori, sempre pronti a donare gratuitamente il loro sangue a chi è in condizione di bisogno. Ripareremo i danni e continueremo la nostra attività di raccolta sangue». In paese c’è rabbia e condanna contro i ladri che, incuranti di tutto, hanno cercato di rubare nella sede di un’associazione davvero benemerita, perché il sangue non si può fabbricare e averlo, da parte di chi ne ha bisogno, è possibile solo grazie alla disponibilità di chi compie un’importante espressione di solidarietà verso il prossimo. Vale a dire donare il proprio sangue. L’attività, come detto, non si ferma: sia oggi che domani, dalle 9 alle 11, è in programma l’ultima raccolta di quest’anno.