Pontelagoscuro, la rinascita dei Giardini Sonori: «Qui esperienze indimenticabili»
Così un gruppo di giovanissimi ha rilanciato la discoteca di Ponte
Pontelagoscuro A Ferrara una nuova generazione di imprenditori sta cambiando il volto della vita notturna. “I Giardini Sonori”, discoteca a Pontelagoscuro chiusa ormai da diversi anni e riaperta a maggio da un gruppo di giovani appassionati e visionari, sono diventati rapidamente un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza autentica e innovativa. In un’epoca in cui le discoteche stanno affrontando sfide sempre più complesse, dal cambiamento delle preferenze musicali all’evoluzione delle aspettative del pubblico, questi ragazzi sono riusciti a distinguersi con la loro energia, creatività e un approccio fresco alla direzione. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i nuovi proprietari dei “Giardini Sonori” e di intervistare uno di loro, il diciannovenne Riccardo Ravasio, per scoprire cosa li ha spinti a intraprendere questa avventura, quali sfide hanno affrontato e quali sono le loro aspettative per il futuro di un locale che ha già conquistato il cuore di molti.
Come è nata l’idea di riaprire i “Giardini Sonori”?
«L’idea di riaprire i “Giardini Sonori” è nata dalla volontà di riportare un’atmosfera di energia, freschezza e innovazione nel panorama della vita notturna ferrarese. I giovani che gestiscono il progetto hanno sentito l’esigenza di creare uno spazio dove la musica, la cultura e la socializzazione possano coniugarsi in modo originale, rispondendo ai desideri di una generazione che cerca un’esperienza coinvolgente e autentica».
Quali sono gli elementi fondamentali in una buona discoteca?
«Gli elementi fondamentali di una discoteca sono molti, ma quello cruciale è la comunicazione, sia all’interno del locale che verso l’esterno, attraverso le pubbliche relazioni. Ogni serata richiede una preparazione settimanale, in cui la comunicazione deve essere curata in ogni dettaglio, per garantire al cliente un’esperienza indimenticabile che lo faccia tornare».
Che social utilizzate per promuoverla e che numeri avete raggiunto?
«I social sono stati fondamentali per il nostro successo. Inizialmente, un video che mostrava dei giovani gestire un locale grande ha avuto un buon riscontro a livello provinciale, ma è stato dal secondo video in poi che siamo esplosi su TikTok, per poi guadagnare visibilità anche su Instagram, ottenendo milioni di visualizzazioni. I social si sono rivelati un’arma potentissima per farci conoscere e continuano a essere essenziali nel nostro percorso, permettendoci di comunicare con le persone e di invogliarle a venire nel nostro locale».
Quali sono le fasce d’età a cui sono rivolte le serate?
«Abbiamo tre tipologie di pubblico: alcune serate sono pensate per i nostri clienti più piccoli dai sedici anni in su, altre sono riservate solo ai maggiorenni +18, infine le serate over 30, che iniziano con una cena spettacolo e finiscono con i balli di gruppo, sono pensate per un pubblico adulto».
Qual è la serata con più successo?
«La serata di maggior successo è quella con ospite, come un cantante o un dj, spesso un artista mai visto in città. Questa formula, che risponde alle richieste del mercato, facendoci ottenere ottimi risultati, ha sempre interessato un grande pubblico attratto dalle novità, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 16 e i 24 anni».
Come affrontare la concorrenza di festival e concerti?
«Ferrara è interessata da molte iniziative e realtà che attraggono persone durante tutta la settimana, anche con eventi internazionali, e ciò costituisce una sfida per le discoteche. Tuttavia, i “Giardini Sonori” devono concentrarsi sulla propria crescita, innovando e offrendo serate uniche che non si sono mai viste in città, senza farsi distrarre dalla concorrenza. L’obiettivo è proseguire sulla propria strada e continuare a fare numeri, anche in una città con una forte offerta culturale».
Come vengono scelti i cantanti?
«La scelta dei cantanti non è per niente facile, in quanto va analizzato in ogni dettaglio il nome dell’artista, la sua popolarità nel mese specifico in cui si desidera far esibire la persona nel locale, vanno viste le serate precedenti, bisogna valutare tanti fattori, perché quando una serata con artista va male per i locali, duole dirlo, è sempre un problema. Se è vero quindi che quella con l’ospite è la serata più gettonata, è vero anche che si tratta di quella più rischiosa e delicata».
Qual è l’obiettivo per il futuro?
«L’obiettivo è trasformare il locale in una destinazione di livello nazionale. Si prevede di riaprire la seconda sala e sfruttare completamente il parco estivo. Dopo aver migliorato una parte dell’area estiva, l’obiettivo è quello di portare a termine i lavori e, alla fine, rendere il locale la discoteca migliore d’Italia, con la possibilità di organizzare concerti al suo interno». l
Marco Barboni, 4Q
Matteo Battaglio, 4Q
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