Tutor, regna l’incertezza: la Provincia di Ferrara li tiene accesi
Il consigliere delegato Saletti: «Fondamentali per la sicurezza»
Ferrara Nemmeno il nuovo Codice della Strada scioglie i dubbi sulla omologazione o autorizzazione, due procedure ben diverse, per la regolarità degli autovelox fissi, sia per la rilevazione della velocità puntuale che per quella media, rinviando a decreti attuativi dei ministeri. Si preannuncia dunque un’altra fase d’incertezza per gli enti proprietari delle strade, che hanno la responsabilità di decidere sui dispositivi già in azione e soprattutto sui nuovi, e di controversie in tribunale con gli automobilisti dal piede “pesante” sull’acceleratore ma dal ricorso facile. Per questo la nuova amministrazione provinciale sta studiando a fondo il dossier, in collaborazione con la Prefettura e i Comuni interessati, partendo dalla freschissima circolare ministeriale in tema d’interpretazioni della normativa appena entrata in vigore.
La novità
«La circolare è arrivata venerdì, non abbiamo ancora avuto modo di studiarla a fondo e attendiamo la relazione della Polizia Provinciale, ma un orientamento ce l’abbiamo già - premette Simone Saletti, sindaco di Bondeno, al quale il presidente Garuti ha attribuito appunto la delega specifica -. Ad oggi mancano ancora le linee guida a livello ministeriale per gli autovelox, e sappiamo che diverse amministrazioni di vari territori hanno scelto di ridurne l’impiego, come forma di autotutela. La nostra scelta è invece quella di tenerli tutti accesi, proprio perché non sono lì per fare cassa, ma perché li riteniamo fondamentali per la sicurezza. E tant’evvero che nei tratti dove sono installati non si registrano più incidenti mortali». La Provincia sceglie quindi di “sfidare” i ricorsi anche se ha cercato una sponda nella Prefettura: «Sappiamo che l’orientamento del rappresentante di governo è di non accogliere i ricorsi per via amministrativa a lui presentati, quindi questa strada non sarà percorribile - sottolinea Saletti -. Con la Prefettura siamo poi d’accordo nel convocare un tavolo tecnico con le forze dell’ordine e i rappresentanti dei Comuni: abbiamo in effetti diverse richieste di nuove installazioni in giro per il territorio provinciale, non solo i quattro del capoluogo (tra i quali via Caretti e via Ravenna, ndr); cercheremo quindi una lettura univoca delle regole e orientamenti comuni per applicarle». Se ne parlerà dopo le feste, comunque entro gennaio, anche perché circolano indicazioni piuttosto stringenti sui tempi per ottenere le omologazioni, una volta emanate le direttive ministeriali.
Il quadro
La Provincia attualmente ha a disposizione cinque tutor per la rilevazione della velocità media e un velox. L’impatto maggiore sulle multe ce l’hanno i tutor piazzati sulla Gran Linea, a Jolanda di Savoia; sulla strada del Mare, tra i chilometri 13 e 15, ancora nel comune di Ferrara; all’inizio di via Copparo, sempre nel capoluogo; sulla Bondeno-Casumaro, in territorio matildeo; e sulla Poggio Renatico-Santa Maria Codifiume, in territorio ferrarese. C’è poi il velox sulla Virgiliana al chilometro 60, in città. Ad ogni nuova introduzione si registra un’impennata d’incassi per i primi mesi, che poi va scemando perché evidentemente gli automobilisti si adeguano anche se con ritardo al vigile elettronico.
Altvelox
In tutto questo c’è da registrare una nuova presa di posizione dell’associazione Altvelox, già nota per aver richiesto agli enti ferraresi i piani di sicurezza delle strade dove sono collocati i velox presentando poi denunce nei confronti di chi non li ha resi disponibili. «Le modifiche al Codice della Strada non hanno risolto la questione e l’omologazione rimane un obbligo» è l’interpretazione, che presuppone nuove iniziative.