Mozione antifascista a Ferrara, Fiore (Fn) attacca l’amministrazione
Approvata all’unanimità in Consiglio comunale la mozione di censura di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste. Il leader di Forza Nuova: «Si confrontino con noi»
Ferrara Il leader di Forza Nuova Roberto Fiore attacca la mozione di censura antifascista approvata a Ferrara, sostenuta anche dal sindaco leghista, Alan Fabbri, dalla Lega e da Fratelli d’Italia. “La maggioranza e la sinistra, che inviano armi all’Ucraina e fanno dichiarazioni bellicose contro la Russia, ora censurano Forza Nuova perché ‘vuole reclutare giovani e portare ordine’. Parlano di democrazia ma escludono, di giustizia ma discriminano, di libertà ma censurano”. Il 23 dicembre il Comune di Ferrara ha votato all'unanimità la mozione di censura di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste sul territorio comunale. La mozione è stata presentata dal Pd dopo l'apertura della sede di Forza Nuova a Ferrara, la prima in Emilia-Romagna. L’apertura della sede aveva portato con sé non poche polemiche, il giorno stesso dell’inaugurazione si era anche tenuta una manifestazione in centro storico per riaffermare l’indole antifascista della città estense e i principi fondamentali di democrazia e Costituzione. Ora Fiore invita i partiti al confronto pubblico: “Se credono nel dibattito, si confrontino con noi. Altrimenti chiederemo spiegazioni a Balboni e Fabbri in piazza, smascherando il loro antifascismo elettorale”.