Un dono anonimo per Mezzogoro: arriva il quarto defibrillatore
Il dispositivo salvavita è stato dedicato alla memoria di Veronica Furegato
Mezzogoro Un dono capace di salvare vite è quello ricevuto ieri mattina dalla comunità di Mezzogoro, da parte di un proprio concittadino che vuole restare coperto dall’anonimato.
Alla cerimonia di consegna di un defibrillatore, organizzata dall’associazione “Voglio Volare” con il sostegno e il patrocinio del Comune di Codigoro, hanno partecipato la sindaca Sabina Alice Zanardi, la giunta comunale, e Natascia e Alessandro, i genitori di Veronica Furegato, la giovanissima codigorese che ha perso tragicamente la vita in un incidente stradale, avvenuto tre anni fa. Il prezioso strumento salvavita, intitolato alla memoria della 19enne dal sorriso radioso che, con il dono dei propri organi, ha regalato la vita a 5 persone, è stato collocato in una teca, nella centralissima Piazza Vittorio Veneto. «Questo è il quarto defibrillatore che, grazie all’opera dell’associazione “Voglio Volare” e, in questo caso, grazie al nobile gesto di un mezzogorese, che vuole restare anonimo – ha spiegato la sindaca Sabina Alice Zanardi –, mettiamo a disposizione del territorio. Il primo si trova sotto ai portici del Municipio, il secondo davanti alla palazzina dell’ufficio Iat a Pomposa, il terzo in piazza Finchi a Pontelangorino e ora qui nel centro di Mezzogoro. Ciascuno di questi 4 strumenti, che possono davvero fare la differenza tra la vita e la morte, perché permettono di agire con tempestività in caso di attacco cardiaco, sono dedicati alla memoria del nostro angelo, Veronica Furegato, la stella più luminosa che brilla nel nostro cuore e nel firmamento».
Presente anche Luigi Bertelli della Pubblica assistenza Ferrarese, ente che ha formato a Codigoro, per l’uso del defibrillatore, più di 100 persone. Come ha poi sottolineato il presidente dell’associazione “Voglio Volare”, Alfonso Bonuomo, già a inizio 2025 si organizzerà, proprio a Mezzogoro, un corso di addestramento all’uso del defibrillatore. «Ringrazio la sindaca – ha detto Bonuomo -, perché è sempre disponibile a promuovere corsi di Blsd: qui a Codigoro ho trovato terreno fertile e il nostro impegno proseguirà per rendere sempre più capillare la presenza di un presidio salvavita con tante persone formate al suo impiego».
È poi intervenuto l’assessore comunale Stefano Adami, per ricordare come un anno fa, proprio nella piazza Vittorio Veneto, un concittadino, Nerino Barbieri, colto da arresto cardiaco improvviso, purtroppo non ce l’ha fatta. «Se avessimo avuto un defibrillatore e qualcuno di noi fosse stato preparato a utilizzarlo, probabilmente Nerino sarebbe qui a raccontarci la propria esperienza – ha osservato Adami – Mi unisco alle parole della sindaca e di Buonuomo, per ringraziare il nostro concittadino per il nobile dono di Natale, all’associazione “Voglio Volare” , a Luigi Bertelli e alla Pubblica Assistenza Ferrarese per il loro impegno». l
Katia Romagnoli
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