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Il lutto

La 50enne morta all’improvviso, l'addio di Comacchio

Katia Romagnoli
La 50enne morta all’improvviso, l'addio di Comacchio

Folla in San Cassiano per l’ultimo commosso saluto a Nigra Farinelli. Il figlio 15enne: «Continuerò a renderti orgogliosa». Il marito: «Eri una donna unica»

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Comacchio «La mia mamma quella sera mi ha salutato, non è tornata e non tornerà mai più. Si è spenta parlando di noi. Dovevamo guardarci tanti filmati natalizi, durante le vacanze. Mi avrebbe dovuto insegnare tante cose nuove. È tremendo pensare che non mi abbraccerà mai più. Sei la mia mamma e lo sarai sempre. Continuerò a renderti orgogliosa. Te lo prometto». Con queste e tante altre parole strazianti e con la voce a tratti soffocata dalle lacrime, il 15enne Tommaso, in un San Cassiano gremito ha letto ieri pomeriggio l’estremo saluto per la mamma, Nigra Farinelli, la 50enne comacchiese stroncata il 18 dicembre da un improvviso malore. Una folla ha preso posto in duomo ma anche sul sagrato per assistere alle esequie della conosciutissima e stimata dipendente di Camst, spentasi dopo prolungati ma purtroppo vani tentativi di strapparla alla morte, in pizzeria, prima da una concittadina, Daniela Madia, addestrata nelle manovre di primo soccorso, poi dai soccorritori del 118.

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Rose bianche e blu, orchidee, gigli e tanti altri fiori colorati hanno fatto da cornice alla bara, come un grande abbraccio, testimoniando durante il funerale celebrato da don Alberto Campi lo sconfinato affetto di una intera comunità, che si è unita al lutto della famiglia. «Dopo aver celebrato con gioia la solennità del Natale – ha sottolineato durante l’omelia il parroco –, ci ritroviamo oggi a vivere il momento del dolore con tutti coloro che hanno conosciuto ed amato Nigra. Solo la fede può aiutarci a vivere questo momento. Questo Bambino venuto al mondo ci dice che la vita è un passaggio e che la morte non è la fine, ma un nuovo inizio senza tempo. È questo il messaggio che ci porta Gesù».


Toccante il ricordo del marito, Antonio Beneventi, che rivolgendosi alla moglie ha esordito così: «Mia amata Nigra, ogni cosa nella nostra casa ha la tua anima. Ci siamo salutati quel pomeriggio come tutte le altre volte. Ti stringevo, ci siamo baciati. Io avevo il mio lavoro alla Vallesina e tu avevi quella cena. Gli ultimi cinque anni sono stati i più felici. Domani saremmo partiti per Abano Terme, posto che amavi tantissimo. Avremmo passeggiato per il viale assieme – ha aggiunto il marito –, godendoci ogni secondo. Mi manchi amore, da morire. Eri una donna unica, piena di amore e attenzioni. Ti brillavano gli occhi quando ci guardavi».

Un lungo, sentito applauso ha accolto anche le commosse parole di Alessia, la figlia primogenita 22enne che, dopo aver ricordato quell’ultimo giorno in cui ha salutato, inconsapevolmente per l’ultima volta, la mamma, ha voluto soffermarsi a riflettere sul futuro: «Pensavo che un giorno mi avresti messo tu l’abito da sposa. Mamma, tu sei stata la mia fede quando la perdevo, le risposte alle mie domande, sei immensa, anche in questo momento. Ho rabbia, ma non con te e neppure con i soccorritori che sono stati bravissimi, ma per il nostro tempo, per quello che vedrai, ma diversamente. Mi hai insegnato tutto quello che potevi, nel tempo che abbiamo avuto. Sei sempre stata il sole per tutti noi».

Un ricordo anche da Paolo Rossi, che a nome di tutti i dipendenti di Camst, afferma che «noi colleghi abbiamo perso una bella persona, operosa nel lavoro e sensibile nella vita. Era meravigliosa, solare e sempre gentile, ha lavorato tantissimo, senza fermarsi un attimo. La sua bontà d’animo era autentica».

Accompagnato alle tastiere da Emanuele Cinti, sulle note di “I fix you” dei Coldplay, Andrea Gelli, frontman degli Ophidia, band di cui Antonio Beneventi è il chitarrista, ha riservato a Nigra Farinelli l’ultimo saluto.