Nuova scuola Manzoni a Ferrara, tracce di sostanze inquinanti nel suolo
Due punti sotto osservazione, partito il piano di caratterizzazione
Ferrara Il cantiere della nuova scuola Manzoni ha avuto un’accelerata proprio un paio di settimane fa, con una prima colata di cemento per la base. In parallelo si sviluppa il piano di caratterizzazione per delimitare e meglio valutare le tracce d’inquinanti che sono state scoperte in un paio di punti di analisi (hot spot) del sottosuolo. Non si tratta d’inquinanti accostabili a quelli che, diverse centinaia di metri più a est, avevano ostacolato per anni i lavori dell’asilo del Salice, ma in ogni caso sarà necessario effettuare interventi per farli rientrare nei limiti.
Il progetto esecutivo per le indagini integrative è stato approvato qualche giorno fa dal Settore ambiente del Comune, e prevede una spesa di 37mila euro. Scaturisce dalle indagini preliminari effettuate tra maggio e giugno 2023, nella zona dell’ex campetto da calcio, dove appunto sarà trasferita la scuola Manzoni una volta completati i lavori, con demolizione dell’edificio attuale lì a fianco. I punti di terreno «potenzialmente contaminato» sono appunto due, da arsenico e zinco, vanno escavati e smaltiti, con il ripristino dei luoghi, nuovi campionamenti e una valutazione della falda freatica. La procedura è stata determinata nella conferenza asincrona dei servizi del marzo scorso, in sede Arpae, che aveva indicato nel dettaglio anche le modalità di sviluppo degli scavi per eliminare gli inquinanti («andranno condotti con gli accorgimenti necessari a minimizzare il sollevamento e la dispersione di polveri»); servirà poi una nuova conferenza dei servizi per considerare completato l’intervento. Tra l’altro si dovrà anche escludere che nella zona della centrale termica siano presenti cisterne contenenti idrocarburi.
L’origine dell’inquinamento, che al momento appare modesto, potrebbe risalire all’utilizzo dell’area precedente alla costruzione del campo da calcio: lì c’era infatti un frutteto, con i relativi trattamenti. Se non emergeranno sorprese, il cronoprogramma del cantiere potrebbe non risentirne, anche se già apparivano ambiziosi i tempi annunciati, con conclusione prevista per il marzo prossimo. L’idea era infatti portare gli alunni nella nuova sede già dall’anno scolastico 2025-2