Ferrara, un libro in regalo: sotto l’albero i “soliti noti” da Volo a Cazzullo
«È mancato un titolo di spicco e trainante»
Ferrara Chi si aspettava uno stravolgimento nelle vendite dei libri nel periodo più caldo per l’editoria italiana, resterà un po’ deluso. A essere venduti maggiormente nella settimana natalizia e come regalo da mettere sotto l’albero sono gli intramontabili Gianrico Carofiglio, con il suo Elogio dell’ignoranza e dell’errore, ( Einaudi), Valérie Perrin, al comando della classifica dei più venduti con Tatà (e/o edizioni), resiste sul podio l’ultimo saggio del giornalista Aldo Cazzullo, Il Dio dei nostri padri (HarperCollins), poi l’autore dei best seller Donato Carrisi con La casa dei silenzi (Longanesi). Sono andati bene anche l’evergreen Fabio Volo, con Balleremo la musica che suonano, (Mondadori) e, con un occhio rivolto all’editoria internazionale, Sally Rooney, l’autrice irlandese acclamata come una delle voci più importanti della scrittura della sua generazione, quella dei trentenni, con Intermezzo ( Einaudi).
Tra le librerie in cui ieri abbiamo chiesto informazioni, c’è l’Ubik di via San Romano, dove il libraio Flavio ci racconta come tra i libri più venduti non si vada oltre ai nomi citati sopra, con l’aggiunta di Maurizio De Giovanni, in libreria da novembre con Volver-ritorno per il commissario Ricciardi, (Einaudi), e i gialli pubblicati dalla casa editrice Sellerio.
«Una letteratura di svago», commenta Flavio che aggiunge una nota interessante. Si conferma il fenomeno dei booktocker, «dei giovani che leggono sui social, in particolare su Tik Tok, e che sono comunità indipendenti che possono, con i loro giudizi, creare fenomeni letterari come stroncare sul nascere i romanzi. Sono dei veri e propri moltiplicatori di vendite. Il genere preferito per le ragazze dai 14 ai 18 anni continua a essere il romance, o, per meglio dire, il romantasy, un ibrido tra romance e fantasy. I ragazzi invece, della stessa fascia d’età, amano i manga», conclude Flavio. Al Libraccio, la direttrice Francesca Rosestolato conferma che tra i libri più regalati per Natale ci sono i vari Gianrico Carofiglio, De Giovanni, Cazzullo, Perrin, Carrisi, Volo «e tutti quelli che si trovano in classifica».
Anche dalla bancarella in piazza Trento Trieste Parole al vento di Alessio Mari e Paolo Catani, si conferma la vendita legata alla classifica dei nomi più popolari. «Ormai Aldo Cazzullo ha sostituito Vespa nelle vendite – aggiunge Catani – è un divulgatore come lo era Piero Angela». Tutti gli altri nomi sono confermati, con l’aggiunta che «ci si aspettava di più da questo Natale. Non c’è stato un titolo che ha tirato in maniera particolare. A parte Cazzullo, è mancato un nome di spicco che facesse da traino alle vendite».
In via De Romei c’è la libreria indipendente La pazienza-arti e libri, gestita da due storici dell’arte, Valentina Lapierre e Roberto Cara. Presente a Ferrara dal 2017, si configura come libreria di nicchia, dove trovare testi che altrove non ci sono o vere e proprie chicche. Un luogo accogliente che si rivolge a grandi e piccini. «Abbiamo venduto molto la copia anastatica di Viaggio in Italia, oggi edito da Quodlibet, uscito nel 1984 per Il Quadrante. Un libro a cura di Luigi Ghirri, Gianni Leone, Enzo Velati che contiene Verso la foce, reportage per un amico fotografo di Gianni Celati, mentre gli Appunti sono di Arturo Carlo Quintavalle. Per i bambini abbiamo venduto bene Gatto Mo e gli amici del bosco, di Yeonju Choi (Feltrinelli) e Il libro della giungla, a cura di Benjamin Lacombe, edito da Rizzoli». Tra le chicche un’edizione di Favole al telefono di Gianni Rodari, con disegni di Bruno Munari (Einaudi ragazzi) con la possibilità di ascoltare le fiabe veramente…al telefono. Accanto al libro si trova infatti un telefono fisso, quello presente nelle case negli anni ’80, che fa ascoltare dieci favole selezionate del maestro-scrittore. «Qui i bambini si divertono, loro non hanno mai visto un apparecchio così», racconta Valentina. «Poi abbiamo gli Artistigatti, di Matticchio, Vanvere Edizioni, un gioco che si basa sul riconoscere l’artista corrispondente al gatto illustrato. Va bene anche il catalogo della mostra ai Diamanti, dove abbiamo scritto sia Roberto che io», conclude Valentina Lapierre.li