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Giornalista arrestata

Ferrara, quando Cecilia Sala parlò agli studenti a Internazionale

Alessandra Mura
Ferrara, quando Cecilia Sala parlò agli studenti a Internazionale

La giornalista era stata al Ridotto. Con “L’incendio” ha corso per il Premio Estense

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Ferrara Aveva dato voce alle donne oppresse, e alla loro forza e volontà di riscatto, incontrando al Ridotto del Teatro il pubblico di Internazionale. Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran il 19 dicembre e da allora rinchiusa nel carcere di Evin senza ancora conoscere i capi di imputazione, era stata a Ferrara nel settembre del 2023, ospite della manifestazione organizzata dal settimanale fondato da De Mauro. Cecilia Sala aveva raccontato le testimonianze raccolte nel suo libro “L’incendio”, storie di donne provenienti da tre Paesi tormentati, l’Ucraina, l’Iran e l’Afghanistan, e lo aveva fatto con lo stile concreto e diretto che caratterizza anche i suoi seguitissimi podcast, una narrazione libera e indipendente, e per questo scomoda e minacciosa dove manca la democrazia, una denuncia lucida della propaganda russa, della teocrazia afghana, della brutalità e della violenza che il regime iraniano riserva alle donne. Un reportage che era stato incluso anche tra i 72 candidati all’ultima edizione del Premio Estense, pur non approdando alla quartina finale. Quel giorno al Ridotto c’erano anche gli studenti del Liceo classico Ariosto ad ascoltare Cecilia Sala, “inviati” dalla Nuova Ferrara per seguire gli appuntamenti di Internazionale e farne la cronaca.

Avevano appreso così la vicenda di Kateryna, giovane modella ucraina che avrebbe avuto la possibilità di mettersi in salvo ma che aveva scelto di rimanere per combattere per il suo Paese contro l’aggressione russa. Un Paese devastato dalla guerra ma anche dall’odio e dal rancore per gli invasori. Avevano poi ascoltato come la salita al potere dei talebani in Afghanistan aveva spezzato la vita di Zafira e infranto i suoi progetti per il futuro, rubandole la libertà. E poi i racconti dal “suo” Iran straziato dalla crudeltà del regime islamico, e le proteste eroiche di giovani come la studentessa Assim e la kickboxer Nabila. Tre Paesi, tre viaggi, un solo Incendio. Il pubblico aveva seguito con partecipazione e interesse l’intervento della giornalista del “Foglio”, e i suoi racconti avevano avuto grande impatto anche sugli studenti, accompagnati dall’insegnante Stefania Borini: «Il nostro stato d’animo per l’arresto di Cecilia Sala è quello di tutti – afferma l’insegnante – ovvero preoccupazione unita alla speranza che la situazione si risolva al più presto». l