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Ferrara, “incendio” e percorso turistico: prove di convivenza con i lavori

Stefano Ciervo
Ferrara, “incendio” e percorso turistico: prove di convivenza con i lavori

Castello Estense: cambio d’indirizzo di Comune e Provincia sul cantiere

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Ferrara L’invasione dei 30mila dell’ultima notte dell’anno, gestita tra l’altro con minimi problemi di ordine pubblico anche in presenza di misure di sicurezza sempre più rigide per via della vigilanza anti-terrorismo, sarà davvero l’ultima per molti anni a venire? Non è così certo come anche solo qualche settimana fa. Risulta infatti che le due amministrazioni coinvolte nei lavori del Castello previsti in partenza a metà dell’anno, cioè la Provincia e soprattutto il Comune, stiano esplorando ogni possibilità per salvaguardare almeno in parte i flussi turistici del principale monumento della città, e pure lo stesso Incendio di San Silvestro, almeno per quanto riguarda il 2025.
Cos’è cambiato L’input è arrivato ai tecnici che si occupano del cantiere dal vertice con il sindaco Alan Fabbri e il presidente della Provincia, Daniele Garuti, che si è svolto nei giorni scorsi. L’idea di fondo finora condivisa del cantiere, cioè fare il prima possibile (quattro anni il tempo minimo calcolato) anche a costo di chiudere totalmente il Castello, ha fatto posto ad una nuova indicazione: privilegiare un po’ di accessibilità anche durante i cantieri, sia al cortile che al percorso di visita, anche a costo di allungare i tempi, senza accelerare l’avvio dei lavori con un occhio alla “finestra” di fine anno per un eventuale, nuovo Incendio.
C’è da dire che quest’ultima parte del ragionamento è favorita dal ritardo con il quale la gara europea del valore di 16.259.168,70 euro è stata bandita, alla fine dell’anno scorso con scadenza per la presentazione delle offerte fissata il 25 marzo. Pesa la nota fase di impasse estiva dovuta alle incertezze sui finanziamenti statali, ma anche la complessità dei lavori che già s’ipotizza porterà ad aprire il cantiere non alla chiusura delle scuole, come previsto, ma dopo l’estate, forse ad ottobre. I tempi di accantieramento, a quel punto, farebbero avvicinare talmente l’anno nuovo da giustificare un rinvio dell’avvio lavori veri e propri, in modo da consentire un altro spettacolo di San Silvestro.
Già nel bando, peraltro, è prevista la valutazione di proposte da parte dell’impresa vincitrice in grado di salvaguardare delle “finestre” di visita al cantiere, sul modello Cattedrale. Palazzo Municipale e Provincia vorrebbero ora un passo in più, cioè la possibilità di mantenere aperto in parte il percorso di visita, durante l’intera durata del cantiere, esplorando anche la possibilità di replicare lo show di fine anno, quantomeno in certe fasi del cantiere.
Spazi di manovra I motivi di questa richiesta ai tecnici sono comprensibili, visto che la città quest’anno si è riempita come mai di turisti attratti proprio dall’Incendio, che si sta facendo strada come evento di punta del San Silvestro ormai a livello quantomeno nazionale. Più complicato capire come si possano destreggiare su questo terreno le aziende interessate, vista la complessità del cantiere per come appare dal bando.
Sono sette i punti inseriti nell’oggetto dell’appalto. Gli interventi strutturali, per cominciare, riguardano il solaio di calpestio dell’intero secondo piano dell’intera copertura dei corpi di collegamento tra le torri; il rifacimento degli ascensori dell’ala ovest con introduzione di una nuova scala vicino alla Torre Marchesana, con il ripristino di varie scale a chiocciola; ampliamento di alcuni vani al secondo piano; riparazione delle lesioni sulle murature causate dal sisma in vari piani; restauro delle pareti esterne e messa in sicurezza delle balconate, riprendendo anche qui le lesioni; centrali negli imbarcaderi in grado di alimentare il secondo piano per ogni tipo d’impianti, con individuazione nel sottotetto di un impianto antincendio ad acqua nebulizzata. Infine, è prevista la riorganizzazione degli accessi dal cortile interno e l’adeguamento normativo dei nuovi spazi museali alla prevenzione incendi.
Una criticità emersa dal vertice è il vincolo a spendere i 3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione entro il 2025: qui sarà necessaria un’interlocuzione specifica. l

Stefano Ciervo

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