Comacchio, soldi della cooperativa “bruciati”: domani l’incontro dei pescatori
L’appello: «Farebbe meglio a tornare e a metterci la faccia»
Comacchio Lo scopo è quello di salvare il salvabile e di cercare di capire se la cooperativa che si occupa dell’allevamento e vendita di cozze potrà restare a galla dopo che il presidente, come lui stesso ha ammesso, ha dilapidato l’intero patrimonio. Lo stesso ha spiegato di essere ludopatico e a quanto pare i debiti lasciati in giro, non solo dunque quelli legati alla coop, arriverebbero ai due milioni di euro. Domani sarà una giornata importante, considerato che è stata indetta la prima riunione per cercare di capire la situazione e verrà quindi nominato un commissario. Il fallimento, al momento, sembra inevitabile perché i soci non hanno la possibilità di sanare il buco. Lo hanno già fatto in passato, convinti che i “guai” fossero legati ad affari andati male, ma i dubbi a questo punto sono tanti. Il 10 invece si potrà accedere ai conti in banca ed anche in questo caso potrebbero esserci sorprese. La famiglia dell’ex presidente è molto conosciuta, tutti ne parlano come di professionisti onesti e molto seri e pare che i fratelli siano del tutto estranei alla vicenda. Insomma, come lui stesso ha confessato, avrebbe fatto tutto da solo riuscendo a mettere pezze per degli anni e arrivando però a diversi arrendere perché con la crisi legata al granchio blu i soldi in cassa non arrivavano più. Un uomo a detta di tutti ambizioso, il cui “sogno” era quello di arrivare a gestire tutto il settore. Ma il gioco lo avrebbe rovinato. Al momento non ha ancora dato sue notizie, lasciando così i familiari in forti difficoltà, dovendo comunque gestire una situazione molto difficile con gente che continua a chiedere e a pretendere spiegazioni. «Domani capiremo cosa fare – dicono i pescatori –. Sarà meglio che si faccia vivo e che venga anche lui alla riunione», è il sollecito.