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L’episodio

Ferrara, circondati e minacciati con i coltelli ai giardini

Annarita Bova
Ferrara, circondati e minacciati con i coltelli ai giardini

È successo poco dopo l’ora di cena nei giardini dell’ex Standa. Il racconto: «Stavamo passeggiando, un gruppo di ragazzi ci ha circondato»

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Ferrara Circondati da una banda di ragazzi tra il 17 e i 20 anni, si sono visti puntare coltelli all’addome in pieno centro a Ferrara, poco dopo l’ora di cena. È successo giovedì sera, vittime due uomini di 40 e 50 anni che per fortuna non sono rimasti feriti, anche se la paura è stata tanta. «Io e il mio amico stavamo passeggiando verso il centro per gli ultimi saluti visto che tra pochi giorni devo ripartire», le parole del 40enne. «Vivo all’estero da tanti anni, ma sono nato a cresciuto in questa città. Arrivati ai giardini di fianco al Castello, dove una volta c’era la Standa per intenderci, è successo quello che mai avrei nemmeno immaginato, non qui e a quell’ora soprattutto».
Cosa è successo
Il racconto è dettagliato, ancora pieno di incredulità e anche spavento. «Non so nemmeno io come, fatto sta che di punto in bianco ci siamo trovati accerchiati da una decina di ragazzi per la maggior parte stranieri. Erano giovanissimi, vestiti tutti più o meno alla stessa maniera. Non li avevamo nemmeno visti, persi nelle nostre chiacchiere tranquille. E certamente non ci siamo minimamente posti il problema di poter girare o meno liberamente per Ferrara, una delle città più tranquille che abbia mai visto. E il mondo l’ho girato, considerato che abito in una grossa città dell’Indonesia». Insomma, persone che ne hanno viste tante e infatti in un certo senso hanno ben saputo affrontare la situazione. «Premetto che non volevano rapinarci, o almeno non ci è sembrato perché non hanno chiesto nulla. Eravamo in mezzo a questo cerchio e loro, tutti intorno, hanno iniziato ad insultarci». Parolacce, frasi forti e offese del tutto gratuite. «Abbiamo pensato volessero soldi, telefoni o quanto altro, ma invece per diversi minuti hanno continuato solo a insultarci. Qualcuno ha tirato fuori il coltello e il loro “gioco” consisteva nel far finta di venirci addosso, per poi fermarsi a pochi centimetri dalla nostra pancia». I due malcapitati sono rimasti in silenzio. «Ci siamo scambiati diversi sguardi, avendo intuito che reagire sarebbe stato peggio. Ci stavano provocando, cercavano la lite. In quel momento il loro unico obiettivo era quello di terrorizzarci». Serviva una via d’uscita, prendere il telefonino e chiamare le forze dell’ordine in quel momento avrebbe quasi certamente scatenato forti reazioni. «Mentre loro continuavano a insultarci, piano piano ci siamo mossi verso il Castello, in una zona più illuminata e con maggiore passaggio di gente e di punto in bianco ci hanno mollati e si sono dileguati». Per fortuna nessuno è rimasto ferito, «no, non ci hanno colpito. Il loro scopo era quello di farci paura, di sentirsi forti. Erano alterati, forse ubriachi. Non abbiamo la più pallida idea del perché abbiano puntato proprio noi e cosa volessero. Siamo adulti, conosciamo certe situazioni e abbiamo avuto il giusto sangue freddo ma quello che abbiamo vissuto è surreale, tremendo». Ieri la denuncia alle forze dell’ordine «perché si tratta di un fatto grave, molto grave. Una vera e propria banda che vuole spaventare, ma prima o poi qualcuno si farà male».
Il precedente
A quanto pare la zona dei giardini dell’ex Standa sta diventando particolarmente calda, anche durante il giorno. «Nei giorni scorsi sono stato avvicinato da dei ragazzi che mi hanno chiesto dei soldi – un’altra testimonianza -, al mio rifiuto mi hanno minacciato. Ho accelerato il passo, andando verso alcuni locali e hanno desistito. Adesso sinceramente cambio strada, ma in generale in centro ci sono diverse zone dove non è più così piacevole passeggiare».