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Lido Estensi è un piccolo gioiello. Ma il nuovo viale rimane vuoto

Katia Romagnoli
Lido Estensi è un piccolo gioiello. Ma il nuovo viale rimane vuoto

Per le feste sono mancati gli eventi. Locali pieni però pochi turisti a passeggio

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Lido Estensi Dopo tre stagioni consecutive scandite da transenne di cantiere e scavi, viale Carducci si è presentato in tutto il suo splendore, in occasione delle festività natalizie ma, nonostante il restyling “il salotto buono dei Lidi”, resta semi deserto. Il nuovo look con nuovo arredo urbano, costato poco più di cinque milioni di euro, dopo tante polemiche per i tempi lunghi di esecuzione degli interventi, ha incassato l’apprezzamento corale di residenti, operatori commerciali e turisti, ma ciò non è bastato a rivitalizzare il viale. Le festività natalizie stanno volgendo al termine, ma non hanno portato l’afflusso di clienti sperato.

«In presenza del cantiere il settore della ristorazione e dei bar ha subito perdite impressionanti. A San Silvestro dello scorso anno erano scattate multe, in alcuni negozi per vendite promozionali anticipate sui saldi. Anche quello è stato un disagio, dopo mancati incassi. Ma su viale Carducci va fatto, ora, un ragionamento serio – interviene Luca Callegarini, funzionario provinciale di Confesercenti-; come associazioni di categoria siamo già stati convocati dagli assessori Sandro Beltrami (Commercio) e Antonio Cardi (Ambiente e demanio). A fronte di una riqualificazione globale, che ha risanato lacune e criticità, ora occorre istituire un regolamento che disciplini la materia dell’occupazione di suolo pubblico, perché si sono viste occupazioni, a dir poco, inopportune».

Mentre si attendono nuove norme che vadano a disciplinare l’annosa questione di tavoli all’aperto e dehors, gli operatori commerciali invocano eventi ed attrazioni capaci di portare clienti, perché anche questo Natale, per il quarto anno consecutivo è stato caratterizzato da scarsa clientela in circolazione e vendite “con il freno tirato”. Per testare il polso della situazione basta scambiare quattro chiacchiere con i commercianti, che si affacciano sull’asse Carducci/Querce.

«Il Comune deve aiutarci, promuovendo manifestazioni anche qui, altrimenti il viale, da solo, non può farcela – commenta una delle operatrici commerciali -; il viale ora è nuovo, è bellissimo, ma occorre valorizzarlo. Si sarebbe potuto allestire una pista di ghiaccio, un angolo truccabimbi. Ma siamo sempre noi ad occuparci degli addobbi natalizi davanti al nostro negozio. In passato l’associazione Noi che ci crediamo ancora – prosegue la commerciante -, con il contributo comunale organizzava animazione ed intrattenimento musicale. Ora tutti gli eventi natalizi sono stati concentrati a Comacchio».

Sulla stessa lunghezza d’onda dei colleghi, Adamo Pavan, commerciante, nonché presidente del consorzio del Lido Estensi, il quale rileva come «ora si deve dare valore al viale riqualificato e invece ci troviamo addirittura una diversificazione interna, perché esiste un viale di serie A, la prima parte, e un viale di serie B, la seconda parte. Ma anche in questa seconda parte paghiamo le tasse come gli altri».

Anche a parere di Pavan si è assistito a un Natale con minore afflusso di gente e non sarebbe un problema circoscritto alla crisi o alla scarsa attrattiva dei saldi, perché «se la gente viene in estate, torna anche in inverno. Occorrono eventi e manifestazioni. In estate 8 su 10 sono stati concentrati a Comacchio – puntualizza Pavan -; va anche detto che non possiamo competere con i grossi centri commerciali di Ferrara e Ravenna». Ieri alle 18 lungo gli 800 metri del viale, che si presenta oggi come un rettilineo senza ostacoli alla visuale, prima causato dai vecchi obelischi, si contano una ventina di persone a piedi. I commercianti di Estensi rivendicano la necessità di un programma di eventi mirato, in grado di sfruttare le potenzialità del viale.

Katia Romagnoli

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